Degradé capelli: di cosa si tratta? È diverso da altri trattamenti come l’ombré o il balayage?

Degradè, balayage, ombrè, shatush.... che confusione! In questo articolo approfondiamo cos'è il degradè, quali sono le sue caratteristiche distintive e come si differenzia dalle altre tecniche.

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Degradé capelli di cosa si tratta È diverso da altri trattamenti come l’ombré o il balayage
Degradé capelli di cosa si tratta È diverso da altri trattamenti come l’ombré o il balayage
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Il degradé è una tecnica di colorazione che consiste nella creazione di sfumature per donare alla chioma un effetto naturale. Ogni degradé impiega almeno due colori e può essere applicato su tutti i tipi di capelli – biondi, castani o rossi – proprio perché mira a esaltare il colore di partenza.

Il degradé, una delle tecniche di colorazione più in voga del momento: siamo sicuri che anche tu ne hai sentito parlare. Sbaglio?

Come del resto avrai sentito del balayage, l’ombré, o il sombré addirittura. Tra tutti questi nomi, per chi non è un esperto del settore, la confusione è inevitabile.

Per cui, ci siamo detti: è il momento di fare chiarezza!

Partiamo dal fatto che, tra tutte, il degradé è senza dubbio la tecnica più naturale, sia da un punto di vista estetico, sia per gli ingredienti utilizzati. Il degradé infatti non si serve dell’ammoniaca, bensì di un riflessante in grado di illuminare la chioma e di esaltare la sua naturalezza.

Esteticamente parlando, invece, tutto si basa sulla sfumatura, in cui l’aggiunta di due o più colori non intacca il colore di partenza, saltando il fastidioso passaggio del “ritocchino” alla ricrescita. Quindi non solo naturale, ma anche molto, molto versatile!

Se sei curioso/a di approfondire, ti spieghiamo di seguito cos’è il degradé, in cosa consiste e come viene applicato sulle diverse lunghezze.

Cos’è il degradé?

ll degradé è una tecnica di colorazione verticale inventata nel 1990 da Claudio Mengoni, un acconciatore che ha rivoluzionato l’aspetto della chioma con un finish più naturale rispetto alle tecniche tradizionali, come le meches o le schiariture.

L’effetto è quello di una chioma ricca di sfumature in cui la naturalezza è il suo punto forte: il capello si presenta infatti privo di stacchi di colore e gradualmente sfumato, rendendo invisibile il limite tra il colore di partenza e le nuove colorazioni applicate.

Il degradé si serve di almeno due colori che si alternano sulla chioma creando un effetto variegato e particolare; tuttavia, in base ai tuoi gusti e alla lunghezza dei tuoi capelli, puoi anche chiedere al tuo hairstylist di applicare più colorazioni.

In cosa consiste?

A dispetto del suo effetto naturale, la tecnica si presenta piuttosto complicata, tant’è che può essere eseguita esclusivamente da professionisti abilitati nei centri Joelle.

Prima della parte pratica, il tuo hairstylist ti sottoporrà a una consulenza in cui valuterà alcuni aspetti del tuo capello, tra cui:

  • Colore di partenza (naturale o trattato);
  • Struttura del capello (spesso, medio o sottile);
  • Il risultato che desideri ottenere;
  • Salute del capello.

La salute del capello è fondamentale perché determinerà la buona riuscita del trattamento.

Per quanto il degradé non si serva dell’ammoniaca, un capello secco e sfibrato potrebbe portare il tuo hairstylist a sconsigliarti la tecnica, in favore di un’attenta cura della chioma che ne ripristini la salute.

Al termine della consulenza saranno selezionate le ciocche di capelli da colorare in base al loro spessore. Le ciocche, secondo il gergo, vengono definite “prese” e ognuna di esse presenta delle particolari caratteristiche distintive dando vita a 4 diverse tipologie:

  • Fili di colore
  • Nastrini
  • Velature
  • Lunette

Successivamente, la chioma viene suddivisa in sei rettangoli: in ciascuno di essi le “prese” vengono utilizzate in diverse percentuali. La combinazione del tipo di prese utilizzate e delle percentuali determina diversi metodi di degradé: Base, Evolution, Twin, a Zone, Inspire, Young e Art.

Per chi è adatto?

La tecnica si presenta incredibilmente versatile perché si adatta a tutte le basi: che tu sia mora, bionda o rossa, potrai usufruire del degradé proprio perché il colore naturale non sarà in alcun modo intaccato. Al contrario, potrai esaltarne la brillantezza con tantissime sfumature.

Il degradé consente infatti di scurire, schiarire, lucidare o tonalizzare la chioma senza particolari stravolgimenti; inoltre, lo fa senza l’utilizzo dell’ammoniaca, sostituita da un riflessante che rafforza la struttura del capello preservando al tempo stesso la sua salute.

Ma non solo!

La versatilità della tecnica la ritroviamo anche nell’età, adattandosi sia alle più giovani, che alle donne più mature. Gli hairstylist consigliano infatti il degradé alle ragazze che si approcciano per la prima volta alla colorazione, mentre invitano le donne adulte a servirsi di questa tecnica se desiderano, per esempio, una copertura efficace dei capelli bianchi.

Cosa lo differenzia dalle altre tecniche?

Ed eccoci arrivati al dunque.

Ciò che principalmente differenzia il degradé dalle altre tecniche – il balayage, l’ombré e il sombré – è la modalità con cui il colore viene applicato sui capelli.

Nel caso del degradé, come abbiamo visto, è prevista la suddivisione della chioma in precise sezioni, con un’alternanza delle “prese” studiata in base al risultato che vuoi ottenere.

Il punto forte del balayage – come ci dice il nome stesso “balayer”, dal francese “spennellare” – è l’applicazione del colore a mano libera, che non prevede uno schema preciso. Il risultato è pertanto una chioma variegata con sfumature differenti.

L’ombré e il sombré meritano invece un discorso a parte, perché, a differenza delle precedenti, qui la tecnica prevede una graduale schiaritura della chioma dalla radice (più scura) alle punte (più chiare) con un effetto sfumato.

Nel caso dell’ombré, la sfumatura si presenta più accentuata, mentre nel sombré è più delicata (dal nome stesso, che sta per “soft ombré”).

Degradé sui capelli lunghi

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Partiamo dal fatto che il degradé, grazie alla sua versatilità, può essere applicato su tutti i tipi di capelli (chiari e scuri) e su tutte le lunghezze (lunghi o corti).

Tuttavia, per un risultato ottimale, è utile tenere a mente alcuni accorgimenti.

I capelli lunghi sono dotati, per così dire, di un maggior “spazio di manovra”, il che consente di utilizzare più sfumature rispetto alle due di partenza previste.

In questo modo, sarà possibile applicare su una singola ciocca numerose colorazioni, donando ai capelli un effetto ricco e variegato.

Degradé sui capelli corti

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Il capello corto è indubbiamente meno ampio rispetto a quello lungo, per cui l’impiego di colorazioni eccessive potrebbe dare un risultato disordinato e poco gradevole.

Per questo motivo, l’ideale è optare per un massimo di due colorazioni con sfumature il più possibile vicine, in modo tale da non perdere l’effetto naturale della tecnica.

Degradé sui capelli ricci

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Anche tra riccio e liscio vi sono delle differenze da considerare.

Il capello riccio, per la sua stessa struttura, necessita l’utilizzo di ciocche consistenti per mettere in pratica la tecnica: se ci servissimo di ciocche troppo sottili, la sfumatura non risulterebbe abbastanza visibile.

Degradé sui capelli lisci

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Per il capello liscio vale invece il discorso opposto.

Su questo tipo di capello ogni differenza di colore è ben visibile, motivo per cui l’adozione di ciocche spesse rischierebbe di farti ottenere l’effetto “meches”, che è proprio quello che vogliamo evitare.

Per un finish il più possibile naturale, opta per la suddivisione in ciocche sottili: in questo modo, il gioco di colore è assicurato!

Come si mantiene?

Proprio perché, a differenza di altre tecniche, il degradé si serve di un riflessante anziché di un vero e proprio colorante, ogni momento è buono per un tonalizzante!

Parliamo di una colorazione priva di ammoniaca che, senza penetrare la struttura del capello – e senza rischiare quindi di rovinarlo – è in grado di donare nuova brillantezza e intensità alla chioma, nel caso in cui trovassi il tuo degradé un po’ spento.

Poi, come ogni capello trattato, anche il degradé richiede una hair-care quotidiana, per cui armati di shampoo e maschere coloranti.

Ricorda: il capello colorato tenderà sempre a rovinarsi e indebolirsi più facilmente, per cui richiede una maggiore idratazione rispetto, per esempio, a un capello naturale: se i tuoi capelli appaiono molto sciupati puoi usare dei trattamenti ristrutturanti, come ad esempio quello di Olaplex.

Conclusione

Come abbiamo visto, il degradé è una tecnica del tutto naturale, priva di ammoniaca e perfetta per coloro che desiderano ravvivare la propria chioma, che sia per esaltare il proprio colore naturale o per testare un nuovo look ricco di sfumature.

A dispetto della sua naturalezza, il degradé è una tecnica piuttosto complicata e da affidare sempre a una mano esperta: se l’idea ti incuriosisce, puoi sempre contattare uno dei centri Joelle presenti nella tua zona e prenotare una consulenza.

Non dimentichiamo la sua versatilità!

Il degradé non solo è perfetto per tutte le età, ma si adatta anche a ogni colore e lunghezza: esso ti permetterà infatti di schiarire, scurire, tonalizzare o semplicemente di lucidare la tua chioma senza intaccare la struttura del capello e preservando la sua salute.

Se infine sei curioso/a di conoscere il balayage, un’altra delle tecniche più in voga del momento, qui trovi la nostra guida di approfondimento.

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