Tutti i modi per combattere l’invecchiamento cutaneo: dai trattamenti fai-da-te a quelli professionali

Guida definitiva all'invecchiamento cutaneo: scopri tutte le cause, come prevenire i segni del tempo e come curarli nel modo più efficace.

Aggiornato il

Ricercato e scritto da

Tutti i modi per combattere l’invecchiamento cutaneo
Tutti i modi per combattere l’invecchiamento cutaneo
Indice

Ritardare il più a lungo possibile l’invecchiamento cutaneo: questo è l’obiettivo, dichiarato o meno, di chi si affida a regolari trattamenti di skin care.

Le statistiche a riguardo parlano chiaro: solo in Italia, nel 2020, è stata spesa una cifra pari a 428,2 milioni di euro per l’acquisto di prodotti antietà e antirughe. Secondo Statista, il canale di distribuzione privilegiato per tali acquisti è la farmacia – con introiti per oltre 241 milioni – seguita da grande distribuzione, profumerie e supermercati, che hanno incassato in totale 186,9 milioni. Numeri che la dicono lunga sulla volontà di contrastare i segni del tempo, in particolare quelli che riguardano il viso, la parte più esposta del corpo.

L’invecchiamento cutaneo è un evento totalmente fisiologico e graduale: il nostro organismo è infatti soggetto a un processo di deterioramento che si verifica in modo naturale, con il passare degli anni; tale processo si manifesta con la progressiva mutazione delle caratteristiche e delle attività rigenerative della pelle.

Con il tempo va dunque ad alterarsi la produzione di sebo, cheratina e melanina, componenti fondamentali per la difesa della cute. Questi fattori, combinati tra loro e aggravati dall’azione di agenti esterni, determinano la perdita di adipe e tono, nonché una maggior difficoltà nella riparazione di danni o traumi epidermici.

I tempi e modi per cui avvengono i cambiamenti fin qui esposti sono del tutto soggettivi e vanno attribuiti a cause genetiche che variano da individuo a individuo. Tra i fattori che condizionano le modalità di invecchiamento, troviamo infatti elementi imprevedibili e strettamente personali: DNA e tipologia di pelle, ad esempio, sono agenti d’un certo peso nello stabilire come e con quale velocità si manifesterà il deterioramento cutaneo. Essi non possono subire modifiche di alcun tipo e vanno contrastati con attente cure e trattamenti ad hoc.

A incidere sul logoramento delle naturali funzioni cutanee non sono solo i cosiddetti fattori endogeni: numerosi elementi di natura estrinseca contribuiscono ad accelerare e peggiorare irreversibilmente il processo di invecchiamento. Per questo motivo è essenziale prendere le giuste misure precauzionali, che ne limitino al massimo gli effetti sull’epidermide.

Rallentare l’invecchiamento cutaneo è possibile, grazie ad attente norme preventive e a un oculato utilizzo delle tecniche dermatologiche più recenti. Agire con tempestività, sia in ambito casalingo che professionale, risulta pertanto decisivo per la salute della pelle e, di conseguenza, per il suo aspetto esteriore.

Vediamo nel dettaglio quali sono le principali cause responsabili dell’invecchiamento cutaneo e tutti i metodi per contrastarlo efficacemente, fai-da-te e non.

Tutte le cause dell’invecchiamento cutaneo e gli agenti che lo favoriscono

Pur essendo un processo naturale e ineluttabile, come lo è del resto per qualsiasi organo del corpo umano, l’invecchiamento cutaneo non avviene esclusivamente per l’azione del tempo: sono diversi gli agenti che concorrono alla modifica delle caratteristiche e delle funzioni dermatiche, manifestandosi in superficie sotto forma di rughe, macchie e cedimenti nella struttura del viso.

Come spiegato in precedenza, le ragioni che innescano tale processo possono essere suddivise in due grandi categorie: cause endogene ed esogene.

  • Cause endogene: i cambiamenti naturali che avvengono nell’organismo umano con l’invecchiamento. Calo nella produzione di collagene, elastina e melanina.
  • Cause esogene: tutti gli elementi esterni che aggravano e accelerano l’invecchiamento cutaneo. Tra i principali fattori esogeni possiamo annoverare sole, fumo, alcol, inquinamento, cattiva alimentazione, utilizzo di prodotti non idonei e stile di vita poco sano.

L’elemento cardine nel fisiologico processo di invecchiamento cutaneo è la diminuzione di collagene, proteina essenziale alla salute della pelle, in particolare per quanto concerne i tessuti molli. Se in un corpo ancora giovane le funzioni del collagene lavorano in perfetta sinergia, provvedendo al costante ricambio delle molecole strutturali dermatiche, con il passare del tempo vanno incontro all’inevitabile alterazione di tali equilibri, con conseguente perdita di funzionalità. Questo si traduce in lineamenti meno tonici, contorni poco definiti, rughe e pelle spenta. Un deterioramento graduale che si verifica già a partire dai 25 anni, con un lieve ma progressivo rallentamento nella produzione di collagene.

Cause esogene e radicali liberi. Perché influenzano così pesantemente l’invecchiamento cutaneo?

Cause esogene e radicali liberi

Come spiegato, sono numerosi i fattori esterni cui siamo quotidianamente soggetti e che influiscono in maniera negativa sul deterioramento della nostra pelle. Per capire il motivo di questa azione dannosa, è necessario introdurre il concetto di radicali liberi. Secondo la teoria che li vede protagonisti, i radicali liberi sarebbero i maggiori responsabili del processo di invecchiamento cutaneo.

Si tratta di materiali di scarto derivanti dell’attività cellulare. In condizioni ottimali, un’adeguata presenza di antiossidanti contrasta i loro effetti negativi, bloccandone l’azione sul nascere. Quando gli antiossidanti iniziano a scarseggiare – a causa dell’età e di uno stile di vita poco sano – i radicali liberi proliferano, interferendo con i processi fisiologici dell’epidermide e innescandone l’invecchiamento.

Le cause sopra elencate hanno un ruolo di primo piano nel favorire l’aggregazione dei radicali liberi. Fra i rimedi più gettonati per la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo troviamo infatti l’impiego di antiossidanti.

Prevenire l’invecchiamento cutaneo con protezioni UV e un corretto stile di vita

Prevenire l’invecchiamento cutaneo con protezioni UV

L’azione del sole va senza dubbio annoverata fra le più comuni cause di invecchiamento precoce. Ciò si nota in particolare nel confronto tra una pelle poco esposta e una pelle sottoposta regolarmente a fotoesposizione. Da uno studio condotto presso il Dipartimento di Dermatologia della University of Miami, emerge come i raggi solari rappresentino la prima fonte esogena di deterioramento cutaneo.

I raggi UV provocano infiammazioni, cambiamenti fisici e del sistema immunitario e danni al DNA. Un fattore determinante non solo a livello estetico, poiché responsabile di patologie potenzialmente gravi, come, per citarne una, il melanoma.

Per questo motivo, è fondamentale che la cura della pelle inizi dal un’attenta e regolare protezione: applicare una crema con elevato fattore di protezione prima di esporsi alla luce del sole è il punto cardine su cui fondare ogni tipo di skin care. Un’abitudine che si è diffusa in tempi recenti, a seguito di anni in cui l’abbronzatura indiscriminata e senza precauzioni la faceva da padrona, provocando danni irreparabili a milioni di donne e uomini nel mondo.

Fumo, alcol e alimentazione

Fumo, alcol e alimentazione

Il medesimo discorso vale per il fumo che, proprio come i raggi UV, è causa diretta del prematuro invecchiamento della pelle. Varie ricerche hanno messo in luce come tempo e fumo, associati, siamo fattori scatenanti della cosiddetta elastosi, un processo degenerativo che coinvolge la pelle e può manifestarsi sin dalla giovane età. Per questo motivo – oltre alle sue ben più gravi e note conseguenze sulla salute – il fumo andrebbe assolutamente bandito dalle nostre abitudini quotidiane.

Allo stesso modo – anche se in misura di poco inferiore – alcol e alimentazione influiscono in maniera negativa sull’invecchiamento cutaneo ed è pertanto consigliato adottare uno stile di vita quanto più regolare possibile: limitare al massimo gli eccessi, bandire alcolici e alimenti poco sani sta alla base di una prevenzione consapevole ed efficace.

Studiando un campione di 453 persone di diversa provenienza e diverse abitudini alimentari, l’International Union of Nutritional Sciences ha verificato come un maggior consumo di vegetali, olio d’oliva e legumi svolga un effetto protettivo sulla pelle. Al contrario, latticini e prodotti zuccherati favorirebbero i danni e andrebbero pertanto ridotti.

Ricapitolando. Per prevenire l’invecchiamento cutaneo è bene seguire poche ma fondamentali regole:

  • Proteggersi dai raggi del sole, applicare sempre una crema con filtri UV.
  • Evitare le bevande alcoliche.
  • Evitare il fumo.
  • Idratare la pelle, assumendo grandi quantità di acqua.
  • Seguire un’alimentazione sana, ricca di antiossidanti (Omega-3 e Omega-6)e piatti di origine vegetale.
  • Fare un’adeguata attività fisica.
  • Usare con costanza i prodotti più adatti alla cura della pelle.

Trattamenti anti-età. Come contrastare i segni del tempo

La prevenzione è senza dubbio il punto cardine su cui fondare la lotta all’invecchiamento. Se iniziata con largo anticipo, questa permette di posticipare e rallentare di molto l’inizio del naturale processo di deterioramento della pelle.

Conoscere le caratteristiche della propria pelle è il primo passo per prendersene cura nel modo giusto e, sebbene in molti tendano ad accostare i trattamenti anti-age a un’età più avanzata, è importante acquistare una certa consapevolezza fin dal periodo pust-adolescenza: ricorrere a un buon check-up cutaneo intorno ai vent’anni sembra prematuro, ma può davvero risultare decisivo, consentendo programmi specifici e personalizzati, che agiscano fin da subito sui punti deboli della pelle. Bassi livelli di sebo ad esempio, combinati a un’eccessiva esposizione al sole, potrebbero dare il via all’invecchiamento precoce del viso e andrebbero pertanto contrastati nel modo giusto.

Stabilito il genere di pelle e le sue esigenze, è quindi possibile esaminare le diverse opzioni e scegliere quella più adatta. Valutazioni che, chiaramente, andrebbero fatte con il supporto di un medico specialista. Ma quali sono i trattamenti e le tecniche più valide a nostra disposizione? Ve ne sono di efficaci sia in ambito casalingo che professionale, da abbinare all’uso di prodotti specifici che ne supportino i benefici.

1. Micro-Needling

Trattamenti anti-età Micro-Needling

Una tecnica che può essere impiegata sia in ambito casalingo – con le dovute precauzioni – che in un contesto professionale. Il micro-needling si avvale di appositi strumenti per praticare microscopici fori nella cute, scatenando una serie di reazioni da parte del corpo. In primis, l’apertura di lesioni nell’epidermide favorisce una maggior produzione di collagene ed elastina, allo scopo di riparare i tessuti danneggiati. Un trattamento utile a contrastare gli inestetismi legati all’invecchiamento cutaneo, ma anche cicatrici da acne, cellulite smagliature e alopecia.

Lo strumento principale con cui viene praticato è il cosiddetto derma roller, un rullo ricoperto da piccolissimi aghi in titanio o acciaio inossidabile che, fatto scorrere sulla pelle, apre i fori precedentemente descritti. Ve ne sono di più tipi e dimensioni, con più o meno aghi di misure differenti: corti (0,15 mm/1 mm)per il viso e le zone sensibili, lunghi (1,5 mm/2 mm)per il resto del corpo.

Il micro-needling può essere fatto sia in ambito casalingo, grazie ai moltissimi derma roller in vendita che professionale. Nel primo caso, è sempre consigliabile limitarsi all’uso di aghi non superiori a 1,5 mm di lunghezza, poiché meno invasivi. I professionisti dispongono inoltre di strumenti più potenti e all’avanguardia, come derma pen elettrici e i cosiddetti derma stamp, da impiegare in base alle differenti necessità.

Per saperne di più sul micro-needling: Cos’è il micro-needling? Quali benefici si possono ottenere e come è possibile praticarlo?

2. Biostimolazione

Si tratta di un tecnica non invasiva che stimola la rigenerazione cutanea avvalendosi di un blando raggio laser: il fascio luminoso va a colpire le cellule degli strati epidermici superficiali, spingendole a una maggior produzione e sintesi di collagene. Fin dall’inizio, gli esperimenti condotti sull’impiego del laser in questa tipologia di trattamenti, hanno evidenziato come, oltre al significativo aumento di collagene – con conseguente miglioramento nell’aspetto della pelle – sia possibile ottenere una più veloce riparazione dei tessuti lesi.

Il laser agisce inoltre sulla circolazione sanguigna, favorendo l’idratazione dell’epidermide e la produzione di antiossidanti, utili a contrastare i radicali liberi. Un trattamento da ripetere a cadenza settimanale, con sedute da 15/20 minuti ciascuna. Sarà poi la reazione, strettamente soggettiva, a stabilire la durata del ciclo di terapia, che potrebbe variare di qualche settimana da persona a persona. Di norma, basta poco più di un mese per ottenere risultati ottimali.

3. Ultrasuoni

Trattamenti anti-età Ultrasuoni

Tra i metodi per contrastare l’invecchiamento cutaneo da casa, gli ultrasuoni si impongono certamente per gli ottimi risultati che garantiscono. Una tecnica che, nel corso degli anni, ha fatto passi da gigante, grazie anche alla messa a punto di dispositivi sempre nuovi e più performanti.

L’impiego degli ultrasuoni porta a risultati di altissimo livello, comparabili agli esiti di un intervento di chirurgia estetica. Questo sfruttando una procedura non invasiva e di comprovata sicurezza, applicabile sull’intera superficie del corpo. Questa tecnologia non si rivela utile solo nel contrastare i segni dell’invecchiamento; si presta infatti ad ampie possibilità d’applicazione, dalla cellulite al dimagrimento localizzato.

In questo contesto, vale la pena di citare la cosiddetta tecnologia HiFu (High Intensity Focused Ultrasound). Come suggerisce il nome, si tratta di ultrasuoni focalizzati ad alta intensità: il calore generato riesce a penetrare gli strati del derma stimolandoli a seconda dei risultati che si desidera ottenere. Una potente arma per fermare la perdita di elasticità nella pelle del viso.

Per saperne di più: Ultrasuoni a scopo estetico: come funzionano, quali sono i potenziali benefici e le controindicazioni? Come possono essere praticati a casa?

4. Radiofrequenza

Una tecnica che, specie negli ultimi anni, si sta affermando in medicina per la cura non invasiva d’una lunga serie di patologie. Per quanto concerne l’ambito estetico, la radiofrequenza trova largo impiego nella rimozione dei segni del tempo: rughe, zampe di gallina e rilassamento cutaneo vedono in questa tecnica un’efficace alternativa alla chirurgia vera e propria, molto più impegnativa sia dal punto di vista fisico che da quello economico.

A differenza del laser, precedentemente utilizzato allo stesso scopo, questo metodo si avvale d’una serie di onde elettromagnetiche per bersagliare l’inestetismo e sollecitarne un rapido miglioramento.

Fra le principali caratteristiche della radiofrequenza, emerge la sua capacità di penetrare tutti gli strati della cute, raggiungendo le aree più profonde dell’Ipoderma. Qui le onde risvegliano i fibroplasti ormai inattivi, aiutandoli a riprendere la loro naturale produzione di collagene. Una metodologia che, oltre a risolvere i problemi di invecchiamento cutaneo, si rivela efficace nel combattere gli inestetismi della cellulite.

Leggi anche: Ultrasuoni e radiofrequenza: quali sono le differenze? Che risultati permettono di ottenere e quanto durano?

5. Esfoliazione

Il processo di esfoliazione ha l’obiettivo di rimuovere – attraverso vari prodotti e metodologie – le cellule morte presenti sull’intera superficie cutanea. Una vera e propria pulizia, che genera una serie di vantaggi nel contrastare dell’invecchiamento della pelle. Il primo e più evidente effetto di questa tecnica è un benefico ricambio cellulare, che accelera il rigenerarsi della pelle donandole un aspetto più sano e luminoso. Un ricambio che, di norma, avviene in maniera naturale ma che, con il passare del tempo e le cattive abitudini, può andare via via rallentando.

Oltre a questo, il trattamento esfoliante promuove una più veloce e funzionale produzione di collagene da parte del corpo, ristabilendo il giusto equilibrio delle sue funzioni e, di conseguenza, la tonicità dei tessuti molli. L’ultimo effetto, ma non meno rilevante di quelli già descritti, l’esfoliazione permette alla pelle di assorbire meglio e più velocemente le sostante nutritive dei prodotti applicati.

Esistono due tipologie di esfolianti: esfolianti chimici ed esfolianti fisici. I primi si avvalgono di sostanze in grado di

6. Peeling chimico

Trattamenti anti-età Peeling chimico

Il peeling chimico, detto anche Chemioesfoliazione, è un trattamento assai diffuso in ambito estetico e consiste nell’applicazione, in particolare sulla zona del viso, di agenti caustici volte a ottenere determinate reazioni a livello epidermico. Un procedimento che causa la rimozione di un numero variabile di strati epidermici, a seconda degli obiettivi. Una tecnica che può essere applicata parallelamente o in alternativa ad altre procedure di chirurgia estetica.

Il peeling chimico si esegue, in base alle esigenze, con sostanze di diverso tipo:

  • Alfa-Idrossiacidi (AHA)
  • Beta-Idrossiacidi (BHA)
  • Acido Tricloracetico (TCA)
  • Olio di Croton

Vista la natura particolarmente delicata di questa tecnica, è sempre preferibile rivolgersi a medici e centri estetici specializzati: qui sapranno valutare la gravità della situazione e le esigenze personali di ciascun paziente, scegliendo di volta in volta la metodologia più indicata. Qualora invece gli inestetismi non richiedessero grossi interventi, è possibile ricorrere a trattamenti fai-da-te, badando però a scegliere prodotti sicuri e di qualità.

Un ampio studio della letteratura scientifica e dei prodotti in vendita nel mercato USA ha evidenziato come il peeling chimico sia al terzo posto fra le procedure non invasive più adottate negli stati uniti, con un’enorme crescita di consensi e diversificazione dei prodotti.

7. Esfolianti fisici

A differenza degli esfolianti di tipo chimico – come il peeling, di cui abbiamo parlato in precedenza – questo genere di prodotti agisce sulla pelle rimuovendo le cellule morte in maniera meccanica. Il più popolare tra questi metodi è senza dubbio il cosiddetto scrub. Gli strumenti utilizzati per lo scrub si avvalgono di sali e pietre naturali che, attraverso un leggero attrito sulla superficie della pelle, provocano il distaccamento dei materiali epidermici di scarto.

C’è poi il gommage, che funziona secondo il medesimo principio, ma risulta più delicato e pertanto adatto a tutti i tipi di pelle, anche i più sensibili. Da effettuare con una frequenza settimanale o una volta ogni 15 giorni, questa tecnica consente la rimozione di impurità e comedoni, oltre alla già citata pelle morta. Un passo necessario per innescare il processo di rigenerazione cutanea, sollecitandone l’immediata riparazione dei tessuti.

8. Tossina botulinica

Più precisamente, si parla di Tossina Botulinica di Tipo A Purificata, una potente neurotossina che, iniettata al livello dei muscoli, ne provoca il rilassamento localizzato, riducendo rughe e inestetismi di vario genere. Poiché inibisce l’attività muscolare, l’impiego del botulino sortisce i risultati migliori sulle rughe visibili con la contrazione del muscolo stesso, piuttosto che sulle rughe statiche.

9. Dermal filler

Trattamenti anti-età Dermal filler

La perdita di volume e l’assottigliamento della pelle rientrano fra le prime cause dirette della comparsa di rughe: in particolare, questi fenomeni interessano la zona naso-labiale e le guance, che si svuotano progressivamente creando uno spiacevole effetto visivo. Le cosiddette tecniche di dermal filler agiscono proprio su questo sintomo, concentrandosi sul riempimento delle aree più compromesse. Nello specifico, si tratta di sostanze dalla consistenza gelatinosa che vengono iniettate sottopelle allo scopo di creare volume, distendendo le rughe.

Le diverse tipologie di dermal filler variano in quanto a tecnica, origine, proprietà e durata dei risultati; sarà il medico a decidere quale impiegare, valutando le esigenze di caso in caso. Di norma, le tre sostanze più utilizzate sono:

  • Acido Ialuronico: largamente usato in virtù della sua versatilità, consente risultati duraturi e ha il vantaggio di poter essere iniettato anche in profondità. Ideale per labbra, palpebre, zona naso-labiale e, più in generale, su tutte le rughe del viso.
  • Radiesse: una novità di recentissima introduzione nell’ambito della medicina estetica. Si tratta di una sostanza, l’Idrissiapatite di Calcio, capace di sollecitare la produzione di collagene. Approvato dalla US Food and Drug Administration, il Radiesse si dimostra particolarmente efficace nelle pieghe naso-labiali e nel definire i contorni del viso.
  • Collagene: di largo utilizzo in passato, il collagene non rappresenta più una scelta primaria, poiché i suoi effetti hanno una durata di molto inferiore agli altri materiali. Essendo inoltre di origine animale, richiede appositi test allergologici.

Una procedura cui ricorrere affidandosi rigorosamente a mani esperte, presso centri dermatologici specializzati.

10. Laser

Trattamenti anti-età Laser

Già ampiamente utilizzato in ambito chirurgico, dove ha in parte sostituito l’utilizzo del bisturi, il laser si è presto diffuso anche alla medicina estetica. Qui trova largo impiego nel contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo: rughe, segni d’espressione, cicatrici da acne, macchie e danni da fotoesposizione rientrano fra gli inestetismi brillantemente trattati con questa tecnica.

I laser utilizzati sono essenzialmente di due tipi:

  • Laser CO2: detto anche laser ad anidride carbonica, esiste in due differenti versioni, frazionato e ultrapulsato. Il primo è più delicato sulla pelle, ma porta a risultati lievemente inferiori.
  • Laser Erbium: più superficiale rispetto al CO2

Entrambe le tipologie risultano efficaci. Il Laser CO2 si dimostra particolarmente valido nell’attenuare le rughe, scolorire le macchie cutanee e rassodare la pelle: presenta tuttavia una più ampia percentuale di morbilità. Questo ha sollecitato lo studio di un uso combinato fra i due laser, al fine di evitare danni termici.

Vale poi la pena di citare l’innovativo Laser Q-Switch, inizialmente usato per la rimozione dei tatuaggi. Attualmente, questo tipo di laser trova impiego anche come terapia di ringiovanimento della pelle, contro i principali segni del tempo. Diversamente dal laser tradizionale, che si avvale di un’onda luminosa continua, il Laser Q-Switch emette brevi impulsi che generano la cosiddetta fototermolisi selettiva, rimuovendo la melanina in eccesso tipica della macchie da invecchiamento.

Lo stesso vale per gli altri inestetismi dovuti all’età, che contribuisce sensibilmente ad attenuare stimolando il rinnovamento cellulare con la rimozione di un sottile strato dell’epidermide. Questo genera una pelle dall’aspetto più sano, giovane e tonico, privo di linee e antiestetiche rughe.

La fototermolisi selettiva è il medesimo principio su cui si fondano l’epilazione laser e a luce pulsata. Scopri di più, leggendo il nostro articolo: Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della depilazione con epilatore a luce pulsata?

Conclusione

L’invecchiamento cutaneo avviene per cause endogene – dipendenti cioè dall’età e dal DNA – e per cause esogene, ovvero l’azione di agenti esterni. Fra questi, l’esposizione ai raggi UV è senza dubbio il principale agente nel deterioramento della pelle e va pertanto contrastato con un’attenta prevenzione. Allo stesso modo, uno stile di vita sano e regolare contribuirà a rallentare significativamente tale processo.

Oltre alla prevenzione, sono svariati i metodi per combattere l’azione del tempo. Mentre alcuni richiedono specifici trattamenti a livello professionali, altri sono attuabili in ambito casalingo, con strumenti e prodotti reperibili sul mercato. In ogni caso, per capire quali adottare, è bene effettuare periodiche valutazioni della tipologia di pelle e delle sue esigenze. Una regola che vale sin dalla giovanissima età e che può fare la differenza in una lotta di successo contro i segni del tempo.