Cos’è il micro-needling? Quali benefici si possono ottenere e come è possibile praticarlo?
Una tecnica recente ma già diffusissima, che promette risultati su una lunga serie di inestetismi. Scopriamo come.
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Una tecnica recente ma già diffusissima, che promette risultati su una lunga serie di inestetismi. Scopriamo come.
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Il micro-needling è un trattamento cosmetico minimamente invasivo volto a stimolare la produzione di collagene. È proprio questo infatti il primo elemento decisivo nell’invecchiamento cutaneo e nella comparsa degli inestetismi a esso legati. I livelli di collagene nell’epidermide sono strettamente legati all’età, poiché subiscono una progressiva diminuzione via via che il tempo passa. Questo avviene già a partire dai 25 anni ed è un processo fortemente influenzato dallo stile di vita e da caratteri genetici.
Tale carenza si manifesta con la comparsa di rughe e una minor tonicità della pelle, oltre che nella ridotta capacità di riparare i tessuti lesi. Per questo motivo il micro-needling è in grado di eliminare non solo le linee tipiche dell’invecchiamento, ma anche cicatrici, smagliature e cellulite.
Ciò avviene utilizzando un dispositivo a rullo ricoperto di micro-aghi, il derma Roller, che scorrendo sulle zone da trattare perfora la pelle a diverse profondità e ne stimola la rigenerazione cellulare. La necessità di riparare i tessuti fa sì che il corpo produca collagene; a beneficiare di questo processo è l’intera area trattata, che reagisce ripristinando condizioni ideali per la cute, anche sul piano estetico.
Per capire appieno come funziona il micro-needling, è bene chiarire alcuni concetti fondamentali.
Per capire in che modo agisce il micro-needling, così come tutte le tecniche in uso per contrastare l’invecchiamento cutaneo, occorre fare alcune premesse. In particolare, è utile delineare un breve quadro delle funzioni della cute e della sua composizione.
Poiché formata da due diversi tipi di tessuto – epiteriale e connettivo – la pelle va a tutti gli effetti annoverata fra gli organi del corpo umano, di cui costituisce all’incirca il 15% sul totale del peso.
La cute si compone di tre strati principali:
La cute svolge un ruolo primario nel benessere e nel corretto funzionamento dell’organismo, supportando una lunga serie di funzioni vitali. In primo luogo funge da barriera difensiva contro gli agenti esterni, che si tratti di fattori chimici o di natura biologica. Ricoprendo la quasi totalità della superficie corporea, questo importante organo garantisce la termoregolazione e protegge da un’eccessiva perdita di liquidi, che comprometterebbe le regolari funzioni del metabolismo.
Alla pelle va attribuita inoltre una basilare funzione metabolica, concorrendo attivamente alla sintesi della vitamina D. Si tratta di un elemento assai importante, poiché, come provano gli studi scientifici, un’eventuale carenza di tale vitamina non solo comporterebbe il rischio di malattie come il rachitismo e l’osteoporosi, ma si ripercuoterebbe sulla pelle stessa, favorendo patologie come, per fare un paio di esempi, il lupus o il melanoma.
Oltre a queste attività fondamentali, la cute trasmette al cervello informazioni tattili, termiche e sensoriali, senza dimenticare gli stimoli al dolore. Funge inoltre da riserva di nutrienti essenziali al benessere corporeo come, per fare un esempio, la componente lipidica dell’organismo.
Ultimo, ma non per importanza, la pelle ci protegge da traumi e raggi UV. A questo proposito, urge ricordare come proprio l’eccessiva esposizione al sole sia universalmente considerata la prima causa esogena dell’invecchiamento cutaneo, nonché d’una serie di patologie potenzialmente gravi come, prima fra tutte, il melanoma. A livello estetico, la sua azione scatena una serie di risposte fisiche che sfociano nella degenerazione del collagene, con conseguente formazione di rughe.
Per saperne di più sulle cause dell’invecchiamento cutaneo e sulle tecniche per contrastarle, leggi: Tutti I Modi Per Combattere L’Invecchiamento Cutaneo: Dai Trattamenti Fai-da-te A Quelli Professionali
Come precedentemente illustrato, il micro-needling agisce provocando delle microscopiche lesioni a livello epidermico. Questo innesca un complesso meccanismo di autoriparazione da parte della cute, che coinvolge la circolazione del sangue e le funzioni di rinnovamento cellulare.
I benefici che derivano da tale ritrovata funzionalità sono numerosi e tuttora oggetto di approfonditi studi. Non è ancora chiaro come molti di essi avvengano, ma l’osservazione clinica dei risultati non lascia spazio a dubbi: il micro-needling è una tecnica valida e sicura, e pertanto consigliata dalla comunità medico-scientifica.
Già a partire dai 25 anni d’età la produzione di collagene inizia progressivamente a rallentare, in un processo naturale e irreversibile. Modalità e tempistiche di questo avvenimento dipendono da fattori genetici soggettivi e cause esogene, provenienti dunque dall’esterno. Tra queste, l’esposizione ai raggi UV si dimostra senza dubbio il primo fattore di invecchiamento, seguita da fumo, alcol, inquinamento e cattiva alimentazione.
La minor quantità di collagene provoca:
Il ricorso costante e regolare ai trattamenti di micro-needling riesce a contrastare efficacemente questo processo, stimolando la riattivazione delle cellule e la conseguente produzione di collagene. Fin dalle prime sedute – sia professionali che casalinghe – è possibile riscontrare un deciso miglioramento nelle condizioni della pelle: questo avviene tanto a livello estetico quanto a livello tattile, poiché i tessuti deputati al sostegno della pelle possono beneficiare del ritrovato apporto del collagene.
La prima conseguenza diretta dell’aumento di collagene è la scomparsa di rughe, linee di espressione e segni del tempo. Come abbiamo visto, il collagene è responsabile del l’idratazione e del l’elasticità dei tessuti, svolgendo un ruolo primario nel delineare i contorni del viso.
Con l’età, la pelle tende a seccarsi molto più facilmente e a diventare via via più sottile. Questo processo naturale, sommato a fattori genetici e aggravato da cause esogene, favorisce la comparsa di linee più o meno profonde. Le aree più affette da questo fenomeno sono indubbiamente quelle del viso, in particolare il contorno occhi, labbra, fronte e zona naso-labiale.
Una buona terapia, che si basi sul micro-needling e sull’impiego di appositi prodotti anti-age, rappresenta la soluzione ideale anche nei casi di solchi particolarmente visibili. Nello specifico, gli esperti raccomandano di utilizzare sieri e creme ricchi di vitamina C e acido ialuronico.
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Ricorrere al micro-needling per rimuovere le cicatrici è senza dubbio una validissima alternativa, poiché consente la pressoché completa risoluzione del problema. Questo avviene senza ricorrere a tecniche di gran lunga più invasive, come la chirurgia estetica.
Il micro-needling non sarà forse in grado di cancellare completamente cicatrici di maggior portata, ma offre una validissima e ben più conveniente alternativa all’intervento chirurgico. Parliamo di una procedura relativamente nuova e ancora poco documentata dalla letteratura scientifica, ma i dati a nostra disposizione delineano un quadro assai positivo.
Un recente studio ha messo a confronto 120 pazienti con cicatrici di varia natura (acneica, traumatica e chirurgica) e poste in diverse zone del corpo. Dopo meno di 3 trattamenti, l’aspetto di tutte le cicatrici risultava migliorato di almeno il 50%. A ciclo completo, più dell’80% dei pazienti presentava miglioramenti fra il 50 e il 75%, mentre nel 65% dei casi si riscontravano miglioramenti superiori al 75%.
Dati incontrovertibili che testimoniano la validità di questa tecnica applicata sia al viso che al resto del corpo. Altro punto a suo favore, la scarsissima probabilità di reazioni avverse, che ne fa una soluzione adatta a qualsiasi tipologia di pelle.
Lo stesso meccanismo si verifica nel trattamento di cellulite e smagliature, con significativi risultati quando il micro-needling è affiancato da specifici prodotti per uso topico. L’utilizzo di aghi più lunghi consente il raggiungimento degli strati profondi dell’epidermide, agendo sui depositi di grasso e stimolando la circolazione sanguigna.
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Età ed esposizione al sole sfociano spesso nella comparsa di antiestetiche macchie cutanee. Un problema comunissimo e di difficile risoluzione, che richiede tempo, costanza e apposite cure. In questo panorama, il micro-needling rappresenta una vera e propria innovazione, con risultati sorprendenti, in particolare se affiancato da prodotti specifici.
Non è tuttora chiaro come, tecnicamente, il mocro-needling risolva questo genere di problematiche, ma gli studi condotti sulla sua efficacia ne hanno confermato validità e sicurezza. In particolare, osservando soggetti affetti da melasma, le ricerche hanno evidenziato significativi miglioramenti, con un calo della pigmentazione nelle zone trattate e un deciso incremento del collagene.
Il micro-needling si è affermato in tempi recenti come una fra le tecniche più efficaci nella lotta all’alopecia androgenetica.
L’alopecia androgenica è la prima responsabile della perdita di capelli per l’80% degli uomini e il 50% delle donne. La causa scatenante di questo disturbo è strettamente correlata a elementi di tipo genetico (DNA) e alla presenza, più o meno numerosa, di ormoni androgeni.
Sono numerosi gli studi e pubblicazioni che ne testimoniano l’efficacia, in particolare nell’incremento di densità, spessore e qualità dei capelli. Risultati più che soddisfacenti, viste le note difficoltà nel contrastare il diradamento dei capelli.
Questo accade soprattutto quando l’impiego del micro-needling è associato a trattamenti che stimolino la ricrescita e usato come mezzo per la somministrazione di cure. Sfruttare la maggior ricettività da parte del cuoio capelluto sottoposto a micro-needling si dimostra quindi vincente contro il diradamento dei capelli: ciò avviene per l’azione dei principi attivi del farmaco, l’intensa produzione di collagene, e l’aumentata circolazione sanguigna.
Pur ribadendo che si tratta di una tecnica per nulla invasiva, il micro-needling necessita talvolta di maggiori attenzioni. Per questo motivo, nonostante possa tranquillamente essere praticato in ambito casalingo, è bene che in casi particolari ci si affidi alla mano di un medico.
In presenza di cicatrici molto profonde ad esempio, o per quanto riguarda gli inestetismi della cellulite, che richiedono aghi più lunghi, consigliamo quindi di rivolgersi a un professionista; questo consentirà una maggior sicurezza e abilità nel trattare efficacemente l’area prescelta.
Di norma, i criteri adottati per la scelta degli aghi sono i seguenti:
In ogni caso, prima di sottoporsi a questo genere di trattamenti – così come a qualsiasi altro intervento di natura estetica – sarebbe opportuno procedere a una visita dermatologica che individui caratteristiche ed esigenze della pelle. Questo consentirà di valutare le diverse opzioni e scegliere quella più indicata, il tutto con la consulenza di un medico.
Il micro-needling si pratica con l’uso di appositi strumenti – sia professionali che fai-da-te – pensati per essere impiegati sulle diverse aree del corpo. Ognuno di loro si distingue per particolari caratteristiche e funzioni, che si adattino al meglio alle esigenze dell’area e del problema da trattare.
Le zone più delicate del viso, ad esempio, come contorno occhi e contorno labbra, richiedono maggior delicatezza e pertanto uno strumento capace di garantire risultati ottimali, pur senza danneggiare l’epidermide. Al contrario, le zone più estese e dove la pelle risulta più spessa necessitano di dispositivi che penetrino senza difficoltà gli strati della cute.
I tre strumenti principalmente utilizzati per il micro-needling sono:
Come indica il nome stesso, il dermapen è una sorta di penna per il trattamento di micro-needling sulle aree più difficili del viso. Questo strumento permette di selezionare la velocità e la lunghezza degli aghi, per un utilizzo quanto più personalizzato possibile. I derma pen dispongono generalmente di 5 gradi di velocità: più questa sarà elevata, più saranno i fori praticati.
È inoltre possibile decidere di volta in volta la misura degli aghi, a seconda dell’area e del danno da trattare. Infine, questi dispositivi consentono l’impiego di diverse testine, con un numero variabile di micro-aghi. Disponibile nella versione con cavo e wireless, il derma pen va utilizzato con lievi movimenti circolari e abbinato ad appositi sieri per il micro-needling.
Il derma roller è lo strumento più diffuso con cui praticare il micro-needling. Si tratta di un rullo di dimensioni variabili e ricoperto di aghi da passare sulla pelle. Chiaramente, il numero degli aghi varia a seconda dell’utilizzo che se ne vuol fare: più numerosi per le zone estese e dalla pelle spessa, in minor quantità per il viso e le zone delicate.
Anche la lunghezza degli aghi è variabile e va da 0,15 mm a 2 mm, questi ultimi per il trattamento del corpo e degli inestetismi più difficile. Gli aghi che superano 1,5 mm dovrebbero in ogni caso essere utilizzati solo da mani esperte, poiché richiedono maggior attenzione.
Dopo una meticolosa disinfezione degli aghi e della cute, il derma roller va dunque passato sulle aree interessate, in abbinamento con un prodotto all’acido ialuronico o vitamina C. I fori aperti dal micro-needling creano infatti migliaia di canali che, attraversando i vari strati della cute, favoriscono un maggior assorbimento dei principi attivi.
Molto simile al derma pen, si differenzia da quest’ultimo per la testina più ampia e la presenza, dunque, di un maggior numero di aghi. Esattamente come il derma pen, anche questo genere di dispositivi può essere regolato in base al trattamento da eseguire.
Un buon trattamento di micro-needling dev’essere supportato da un altrettanto buon prodotto che ne amplifichi i benefici. Ecco perché, di norma, l’uso del derma roller non può prescindere dall’applicazione di un apposito siero; in particolare, quelli all’acido ialuronico sono consigliati per il loro elevatissimo potenziale rigenerativo nei tessuti, così come i sieri alla vitamina C, sostanza naturalmente presente nella pelle e responsabile della sintesi di collagene e antiossidanti.
I principi attivi di tali sieri, applicati durante il needling, sfruttano i micro-canali aperti nella cute per raggiungere gli strati più profondi dell’ipoderma, sollecitando i fibroblasti a produrre collagene ed elastina. Si tratta dunque di un passaggio fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti e nel più breve tempo possibile.
Praticare questa tecnica a casa è possibile, a patto di prestare la massima attenzione all’igiene e alle misure di sicurezza. In primo luogo, il dispositivo in uso andrà opportunamente disinfettato con alcol isopropilico al 70%: lasciare la testina immersa per una decina di minuti dovrebbe essere sufficiente. Lo stesso andrà fatto con la pelle, rimuovendo ogni traccia di cosmetici, detergendo e, infine, passando un dischetto imbevuto di alcol. Di norma, le testine con aghi in acciaio inossidabile risultano molto più igieniche di quelle in titanio, cui andrà prestata una maggiore attenzione.
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A questo punto, il trattamento di micro-needling potrà avere inizio: il primo passo consiste nell’applicazione dell’apposito siero, di cui abbiamo precedentemente parlato. Il rullo andrà quindi fatto scorrere con delicatezza sulle zone interessate, passandolo sulla superficie cutanea in tutte le direzioni. Il numero di passaggi dipenderà dallo scopo del trattamento, dalla zona del corpo e dal derma roller impiegato. In ogni caso, per eseguire il micro-needling in sicurezza e ottenere i risultati auspicati è importante seguire scrupolosamente le istruzioni.
Infine, è opportuno applicare un prodotto lenitivo che allevi l’infiammazione causata dagli aghi. Questo aiuterà i rossori a sparire nel giro di qualche ora o, al massimo, qualche giorno, a seconda dell’intensità del trattamento. L’utilizzo di aghi di maggiori dimensioni, ad esempio, richiederà più tempo; in genere si tratta comunque di pochi giorni e di effetti perfettamente sopportabili. Nel periodo immediatamente successivo, è sconsigliato l’uso di cosmetici che rischierebbero di interferire con il processo rigenerativo della pelle.
Il micro-needling è un trattamento innovativo e non invasivo che consiste nell’apertura di migliaia di micro-fori nella cute, tramite l’utilizzo di una serie di aghi. Questo porta alla rigenerazione di collagene ed elastina, con conseguenze positive sulla pelle.
Abbiamo chiarito i motivi di tale successo e i dispositivi impiegati nei diversi trattamenti, sia fai-da-te che professionali. Una tecnica approvata dalla scienza e consigliata dai dermatologi di tutto il mondo, con enormi potenzialità ancora in fase di sviluppo.
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