Quante persone ricorrono alla chirurgia estetica facciale? Quali sono gli interventi più richiesti? Abbiamo raccolto i dati statistici più recenti, dalle migliori fonti, sulla chirurgia e i trattamenti estetici del viso.
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Vuoi conoscere l’attuale mercato della chirurgia estetica facciale in Italia e nel mondo? Con il desiderio di migliorare il proprio aspetto, la propria autostima o correggere dei difetti derivanti da incidenti, molte persone sono ricorse alla chirurgia estetica come soluzione ai propri problemi.
Incuriositi da questo settore, abbiamo raccolto le ultime statistiche, analizzato ricerche e approfondimenti, per offrire ai nostri lettori il miglior quadro possibile sulla chirurgia estetica facciale in Italia e nel mondo.
In particolare, abbiamo investigato quali siano le procedure cosmetiche invasive e non-invasive più richieste sul viso, i costi medi, i caratteri demografici dei pazienti, la durata media degli interventi, i tempi di recupero e molto altro.
Secondo le ultime stime disponibili dell’ISAPS, circa 487.344 procedure facciali (inclusive di interventi chirurgici e non chirurgici) sono state eseguite in Italia nel 2021, mostrando un calo del 25,95% rispetto al 2020.
Prima della pandemia, nel 2019, erano stati completati circa 852.780 interventi e trattamenti su viso e testa in Italia.
Nel 2021, sul totale delle procedure facciali, il 72,44% erano trattamenti estetici non chirurgici, mentre il restante 27,56% erano interventi chirurgici.
E’ interessante notare come la quota di interventi chirurgici, sul totale delle procedure estetiche facciali, è aumentata a un massimo storico del 27,56% nel 2021.
Qual’è il numero di interventi estetici facciali eseguiti in Italia, rispetto ad altri paesi nel mondo?
L’Italia si piazza al 9° posto a livello mondiale (con 134.316 interventi) per il numero di procedure chirurgiche eseguite su viso e testa nel 2021, tra l’India (143.088) e la Colombia (117.312).
A livello europeo, si è classificata al 2° posto dopo la Germania (189.953) nel 2021.
Nel complesso, il 2,6% di tutte le procedure chirurgiche mondiali su viso e testa sono state eseguite in Italia. Per mettere questo dato in prospettiva, il Brasile (leader di categoria) ha rappresentato l’11,76% della quota di mercato a livello globale.
Ma dato che l’Italia ha una popolazione nettamente inferiore rispetto a grandi paesi come il Brasile o gli Stati Uniti, è interessante analizzare questi numeri proprio in relazione al numero di abitanti.
Tenendo conto della popolazione di ciascun paese, l’Argentina guida la classifica con il maggior numero di procedure chirurgiche su viso e testa per 1 milione di residenti: 4.240 trattamenti chirurgici eseguiti annualmente nel 2021, seguita dalla Grecia (3.147) e dal Brasile (2.860).
L’Italia si è classificata al 7° posto a livello mondiale (3° in Europa) con 2273 interventi per milione di abitanti.
Considerando solo gli interventi non chirurgici (in particolare iniezioni e procedure di ringiovanimento del viso), l’Italia si è classificata all’8° posto a livello globale (2° in Europa dopo la Germania) per il numero assoluto di procedure eseguite (353.028).
Rivedendo i dati in chiave percentuale, la Grecia è in cima alla classifica con 16.294 trattamenti non invasivi eseguiti per 1 milione di abitanti, seguita dagli Stati Uniti (14.538) e dall’Argentina (9.259). L’Italia si colloca al 6° posto (5.973) secondo i dati del 2021.
Le 3 procedure chirurgiche cefalo-estetiche più richieste nel 2021 in Italia sono state la chirurgia delle palpebre, l’aumento delle labbra e la rinoplastica.
Nel 2021, in Italia, sono stati eseguiti 33.420 interventi alle palpebre (con un calo dell’11,95% rispetto al 2020).
Nel 2021 sono stati eseguiti circa 32.124 interventi di aumento delle labbra.
Il numero di rinoplastiche ha raggiunto i 25.632 interventi nel 2021, con una crescita del 14,16% rispetto all’anno precedente.
Complessivamente queste 3 procedure hanno rappresentano il 67,9% di tutti gli interventi chirurgici al viso eseguiti in Italia.
Ecco la classifica completa degli interventi chirurgici estetici più richiesti in Italia:
I 3 trattamenti non chirurgici più richiesti sul viso, in Italia, includono iniezioni di acido ialuronico, tossina botulinica e peeling chimico.
Le iniezioni di acido ialuronico hanno occupato il primo posto per numero di procedure eseguite in Italia nel 2021 con 179.664 iniezioni, mostrando un calo del 25,22% rispetto al 2020.
Mentre le iniezioni di tossina botulinica erano leggermente più comuni prima della pandemia nel 2019 (315.071 vs. 303.812), l’acido ialuronico è diventato dominante a partire dal 2020. La domanda totle per entrambi i trattamenti è però diminuita della metà negli ultimi 2 anni (309.384 nel 2021 vs. 618.883 nel 2019).
I peeling chimici sono stati la terza procedura cosmetica non invasiva più popolare in Italia nel 2021, eseguita 16.128 volte nell’arco dell’anno. Analogamente alle iniezioni, la domanda di peeling chimici è diminuita del 47,38% nel 2021 rispetto al 2020.
Ecco un elenco dettagliato dei trattamenti non invasivi per il viso più popolari in Italia:
Secondo i dati della Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica (SIES), i clienti che optano per la chirurgia delle palpebre superiori e inferiori possono aspettarsi di pagare tra i 1.500 e 3.500 € per l’intervento in Italia (con un prezzo medio di € 2.863 basato sui dati ottenuti dalle recensioni dei pazienti).
Considerando che circa 33.420 operazioni alle palpebre vengono eseguite in Italia su base annua, Soltanto questo intervento potrebbe portare a circa 95,7 milioni di € in entrate annuali per l’industria della chirurgia estetica.
Il costo dell’otoplastica (chirurgia dell’orecchio) varia dai €1.500 e €3.000, suggerisce l’analisi della SIES. Tuttavia, i dati dei pazienti mostrano un prezzo leggermente superiore: una media di €3.272.
Basandoci sui dati, questa procedura viene praticata quasi 9000 volte all’anno, quindi questo intervento potrebbe generare circa 29 milioni di € in entrate annuali.
Le rinoplastiche in Italia possono variare da €3.500 a €6.000 (€5.757 segnalati dai pazienti come prezzo medio).
Considerando la popolarità della rinoplastica in Italia, che si classifica tra i primi 3 interventi estetici più popolari (eseguita 25.632 volte nel 2021), il fatturato annuo stimato per questa operazione di chirurgia plastica potrebbe raggiungere circa 147,56 milioni di € (più di qualsiasi altro tipo di intervento estetico).
Le stime di settore mostrano che, in media, in Italia, le iniezioni di tossina botulinica possono costare tra €150 e €350 per seduta (senza differenze di prezzo a seconda del marchio utilizzato – Vistabex, Azzalure o Bocouture).
Considerando la media segnalata di €353 per iniezione, l’industria della tossina botulinica in Italia genererebbe circa 45,8 milioni di € di entrate annuali.
I pazienti affermano che il costo medio per l’aumento delle labbra non chirurgico è di €479. Il costo della rinoplastica non chirurgica, con l’uso di filler, è invece stimato sui €569.
Le statistiche globali dell’ISAPS mostrano che nel 2021 le donne rappresentavano l’80,1% di tutte le procedure chirurgiche su viso e testa a livello globale, con il restante 19,9% eseguito su pazienti maschi.
Tra le donne, l’aumento delle labbra era particolarmente richiesto (rappresentando il 93,3% dei pazienti), seguito dal lifting viso (83,4%) e dal lifting delle sopracciglia (82,3%).
Da notare come l’otoplastica fosse l’intervento con la quota più alta di pazienti maschi: 37,2%.
Tra le donne, la chirurgia delle palpebre (blefaroplastica) era l’intervento facciale più popolare a livello mondiale, con 1.142.957 operazioni nel 2021, l’unico a superare il milione di interventi, seguito dalla rinoplastica (738.743) e dall’aumento delle labbra (669.361).
Tra gli uomini, le 3 procedure chirurgiche facciali più comuni erano la blefaroplastica (303.932 interventi), la rinoplastica (256.406) e il trapianto di adipe facciale (110.31).
Ecco la tabella dettagliata con il numero di procedure a livello mondiale, compresa la percentuale di pazienti femminili e maschili:
Tra tutte le procedure cosmetiche facciali a livello mondiale del 2021, quasi 9 su 10 (86,9%) sono state eseguite su pazienti femminili, con il restante 13,1% su pazienti maschili, secondo le stime dell’ISAPS.
Sia per le donne, che per gli uomini, le iniezioni di acido ialuronico e di botulino sono state i trattamenti non chirurgici più richiesti del 2021, seguite dal lifting non chirurgico. Più di 1 milione e mezzo di uomini sono ricorsi al botulino o all’acido ialuronico e quasi 11 milioni di donne hanno richiesto queste iniezioni.
La maggior parte degli interventi chirurgici nella zona del viso e della testa richiede un paio d’ore. Il tempo può variare in base al risultato finale che si vuole raggiungere o a particolari tecniche messe in pratica dal chirurgo.
Di seguito sono elencate le durate medie degli interventi di chirurgia estetica più praticati nella zona del capo:
I trattamenti facciali non chirurgici richiedono, generalmente, meno tempo di quelli chirurgici. Di seguito alcuni esempi:
I tempi di recupero variano di molto in base all’intervento che viene eseguito e hanno un po’ di variabilità anche su base soggettiva.
Il recupero viene spesso descritto in stadi: nel caso di rinoplastica, per esempio, si può tornare ad alcune attività semplici e quotidiane dopo una settimana, anche se per il recupero completo sono necessarie fino a 4 settimane.
Di seguito trovi una descrizione sintetica dei tempi di recupero delle procedure chirurgiche più comuni:
Mentre alcuni interventi tendono ad avere effetti duraturi, se non permanenti (come la rinoplastica), molti trattamenti estetici danno risultati a breve termine e di solito richiedono di ripetere le sedute per mantenere i loro effetti.
Per esempio, la tossina botulinica dura in genere dai 3 ai 6 mesi, mentre i filler per le labbra danno risultati per circa 6-12 mesi.
Ecco una panoramica sulla durata di alcune delle procedure più comuni eseguite sul viso:
Quasi la metà (45,3%) delle procedure estetiche in Italia viene eseguita in ospedale, seguita dal 35,4% dei trattamenti eseguiti in uno studio privato e da un altro 19,1% in un centro chirurgico indipendente.
In Grecia la maggior parte delle procedure (53,4%) viene eseguita in uno studio privato, mentre in Brasile 7 procedure cosmetiche su 10 vengono eseguite in ospedale.
Ecco una ripartizione dei luoghi in cui vengono eseguiti i trattamenti estetici in Italia e in altri Paesi:
Nota: Questi dati si riferiscono a tutte le procedure chirurgiche estetiche e non esclusivamente a quelle del viso. E’ possibile che, considerando soltanto i trattamenti facciali, in particolare quelli non invasivi, queste percentuali possano risultare abbastanza diverse.
Quasi la metà (47,2%) dei pazienti in tutto il mondo che optano per le iniezioni di tossina botulinica ha tra i 35 e i 50 anni, seguiti dal 24,2% dei pazienti che hanno tra i 19 e i 34 anni.
L’età tipica del paziente per la rinoplastica tende ad essere invece inferiore: il 63,7% dei pazienti ha tra i 19 e i 34 anni.
Similmente alla tendenza globale, oltre la metà (55%) dei pazienti di rinoplastica negli Stati Uniti tende ad avere tra i 20 e i 30 anni (questo perché la forma del naso non dipende dall’età).
La chirurgia delle palpebre sembra essere molto più comune nei pazienti tra i 40 e i 69 anni (che rappresentano l’81% dei richiedenti).
Ecco una ripartizione dettagliata, per età, degli interventi cosmetici più comuni negli Stati Uniti:
Tra le donne adulte italiane intervistate nel 2018, il miglioramento dell’aspetto è stato il motivo più citato (40,4%) per sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica, seguito dalla correzione di difetti (28,7%).
Circa il 21,3% delle intervistate ha dichiarato di volersi sottoporre a un intervento di chirurgia plastica a causa di un incidente o di una malattia (la quota, per questo particolare motivo, è salita al 30,5% tra le persone di età compresa tra i 45 e i 64 anni).
Solo il 7.5% degli intervistati di tutte le fasce d’età ha dichiarato di sottoporsi a interventi di chirurgia estetica per ridurre i segni dell’invecchiamento.
Secondo i chirurghi plastici statunitensi, le motivazioni che spingono i pazienti a rivolgersi alla chirurgia plastica sono state ampiamente influenzate dai cambiamenti nello stile di vita legati alla pandemia.
Alla domanda su quali fattori comuni spingono i pazienti a rivolgersi a un chirurgo plastico nel 2021-2022, i primi 5 motivi includono (dal più popolare al meno):
Come nei normali interventi chirurgici, anche i trattamenti estetici presentano un certo rischio di complicazioni, per esempio infezioni, asimmetrie, accumuli di liquidi o cicatrici anomale.
Prendendo in considerazione le iniezioni di tossina botulinica, che sono considerate molto sicure in termini di complicazioni, uno studio ha rivelato che nel 16% dei casi possono insorgere alcuni problemi di lieve entità, come cefalea, emicrania e lividi.
Nel caso della rinoplastica, uno degli interventi più eseguiti al mondo, il tasso di complicazioni medio-gravi è stato soltanto dello 0,7%, su un campione di circa 5000 pazienti.
Di seguito riportiamo alcune informazioni sulle possibili complicazioni (compresi i dati di incidenza, se disponibili) che possono seguire gli interventi e trattamenti estetici più comuni:
A cosa sono interessate maggiormente le persone, quando si parla di chirurgia estetica facciale? Abbiamo raccolto le keyword più cercate dagli utenti e ne è risultato che le 5 parole più cercate sono “acido ialuronico” (39.000 ricerche mensili), “filler labbra” (20.000 ricerche mensili), “blefaroplastica” (17.000 ricerche mensili), “botulino” (14.000 ricerche mensili) e “rinoplastica” (10.000 ricerche mensili).
Inoltre, emerge come le persone siano interessante ai confronti “prima e dopo” ma anche alle possibili complicazioni. Per esempio, molte persone hanno cercato “botox danni”, “blefaroplastica disastri”, o “filler labbra danni”.
Di seguito l’elenco completo delle parole chiave più cercate e i relativi volumi di ricerca:
Il settore della chirurgia estetica facciale è un mondo controverso, in cui si scontrano la crescente consapevolezza delle persone sull’importanza di accettare sé stessi, con l’inarrestabile ricerca della perfezione e il dilagare di canoni estetici impossibili dettati dai social media.
Il settore beauty è in continua crescita anche se, apparentemente, le nuove generazioni stanno iniziando a considerare il proprio aspetto in modo diverso: il make-up è un accessorio di stile, piuttosto che un modo per nascondere i difetti.
Viene data sempre più importanza alla naturalezza e all’essere sé stessi: molte donne e ragazze danno meno peso alla depilazione, oppure sfoggiano i capelli grigi senza vergogna.
La pandemia sembra averci fatto “rinsavire”: la mancanza di trattamenti di bellezza ci ha aiutato a riscoprire una confidenza col nostro corpo e col nostro aspetto che credevamo perduta.
Non sappiamo quale sarà il futuro della chirurgia estetica, ma speriamo che le persone possano amarsi per quello che sono e abbracciare i propri difetti e il proprio invecchiamento, in modo sempre più sereno.
