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La storia di drunk elephant: come è nato questo brand e su quali principi è fondato

Tiffany Masterson era insoddisfatta non solo della sua vita, ma anche della sua pelle. Passando dall’essere una dipendente di un’azienda di software senza riconoscimenti, a venditrice porta a porta di saponi, si è trovata ad approfondire poco alla volta il campo della skin-care come autodidatta, imparando ben presto moltissimo sull’argomento.
In poco tempo conosceva molto bene la struttura e le necessità della pelle, oltre che gli ingredienti e i principi attivi adatti a tali esigenze. E’ a questo punto che decide di collaborare con un chimico per creare la sua linea personale di cosmetici.
Tiffany era guidata da alcuni valori e principi per lei imprescindibili:
- Rendere felici e soddisfatti i suoi clienti
- Creare cosmetici il più possibile dermo-compatibili senza i “Suspicious 6”, ossia i 6 ingredienti da lei considerati nocivi per qualsiasi tipo di pelle
- Fondare un’azienda che rendesse partecipi e felici i propri dipendenti
Un approccio che pochi imprenditori hanno al giorno d’oggi, purtroppo. Un approccio che mi ricorda quello di Clio Make-up, imprenditrice che è sempre rimasta genuina, sincera e che dà più valore alle persone, che ai guadagni.
Inizialmente la Masterson aveva deciso di vendere i cosmetici soltanto sul proprio sito, per testare il mercato, ricevere feedback dai clienti e migliorare i proprio prodotti. Nel 2015 però era finalmente pronta per la grande distribuzione e i suoi prodotti sono divenuti disponibili su Sephora (solo in America).
Su Sephora Italia, Druk Elephant è arrivato però soltanto nel 2021.
I “Suspicious 6”, ossia i 6 ingredienti loschi: quali sono?
Come accennato, Drunk Elephant è incentrata sul non-utilizzo e l’esclusione di 6 ingredienti considerati non benefici per la pelle, e responsabili dei principali problemi dermatologici, come la pelle sensibile, gli arrossamenti, le eruzioni cutanee, la pelle secca o troppo oleosa.
Quali sono questi ingredienti dubbi, che vengono evitati da Drunk Elephant?
- Siliconi
- Tipologie di alcohol che seccano la pelle
- Oli essenziali
- Filtri solari chimici
- Profumi e coloranti
- SLS
È così che il brand propone i propri prodotti come un “#drunkbreak”, ossia come un’occasione non solo di passare ad una skin-care più salutare ma anche di fare un vero detox della pelle.
A questo scopo, si può acquistare uno dei loro cofanetti, come quello che ho acquistato io, per testare diversi prodotti e poter eseguire una routine di cura della pelle completa.
Il concetto di “smoothies per la pelle”

Un altro interessante aspetto dei cosmetici Drunk Elephant è la possibilità di miscelarli, proprio come uno Smoothie, per ottenere il massimo dalla loro sinergia e per poter variare la propria skin-care in base alle esigenze della tua pelle e del momento.
I cosmetici che promettono mille effetti tutti insieme sono spesso poco efficaci. In alcuni casi, miscelare gli ingredienti necessari ad ottenere tanti risultati tutti insieme non è possibile, motivo per cui è meglio usare più cosmetici combinati tra loro.
Ecco allora che il marchio propone delle vere e proprie ricette, in base al risultato che desideriamo ottenere.
Ingredienti biocompatibili e con il giusto PH
Obbiettivo di Drunk Elephant è quello di utilizzare ingredienti che fanno bene alla pelle, punto. I vari prodotti non sono studiati in base al tipo di pelle, ma semplicemente in base all’obiettivo da raggiungere. Alcuni prodotti sono idratanti, altri esfolianti, altri ancora illuminanti o antiossidanti.
Ingredienti biocompatibili non significa necessariamente ingredienti naturali (i quali, da soli, a volte non sono sufficienti per ottenere determinati effetti), ma semplicemente sostanze che vengono immediatamente processate dalla pelle.
Quindi, nei cosmetici Drunk Elephant troviamo moltissimi ingredienti naturali ma anche diverse sostanze sintetiche, tutte però benefiche per la pelle, dermo-compatibili e altamente assimilabili.
Un altro aspetto molto importante tenuto in considerazione da Drunk Elephant è il PH dei cosmetici: tutti i loro prodotti hanno un PH aldisotto di 7. La pelle ha un PH di circa 5,5 e i cosmetici con PH troppo alcalino (ossia elevato) risultano aggressivi, intaccando il microbioma della cute, un complesso insieme di microrganismi che le consentono di rimanere in salute.
I prodotti Drunk Elephant messi alla prova: cosa ne penso davvero?

Queste premesse suonano davvero bene: tutti i cosmetici vengono ideati e prodotti (a quanto pare) a regola d’arte, ma sono anche efficaci?
Senza tenerti sulle spine, la risposta è sì. Ho trovato i prodotti parecchio validi e a breve li commenterò ad uno ad uno.
Vorrei solo fare una precisazione: il costo di questi prodotti non è affatto economico. Partendo dal presupposto che Tiffany ci teneva a fare tutto come si deve (dalla produzione, alla retribuzione equa dei suoi dipendenti), potrei giustificare il prezzo, che però rende i prodotti un po’ inaccessibili a chi ha un budget basso.
Inoltre, Drunk Elephant è stata acquisita di recente dal gruppo Shiseido, uno dei colossi della cosmesi. Sebbene Shiseido non sia intervenuto su molti aspetti e valori dell’azienda, avrebbe potuto abbassare i costi di produzione grazie alla propria esperienza nel settore, proprio per onorare i principi su cui Drunk Elephant è stata fondata, ossia essere un brand per tutti.
Ma veniamo al dunque! Mi accingo a raccontare la mia esperienza con ogni singolo prodotto del cofanetto “Littles 6.0”, che consiglio anche a te di acquistare, perché con un prezzo accettabile ti garantisce di provare diversi prodotti e di effettuare circa 3 settimane di trattamento.
Il cofanetto: un po’ di “unboxing” per mostrarvelo

Il cofanetto consisteva in:
- Un “wrap” di carta
- Una trousse di plastica trasparente in cui riporre i prodotti
- 6+1 mini-taglie

La scatola di carta è già bellissima, si apre srotolandola, un po’ come aprire un libro; all’interno e all’esterno della scatola ci sono numerose informazioni sui benefici e gli utilizzi dei singoli prodotti e i consigli su come mescolarli tra loro, per creare gli “skin-smoothies” per il giorno e per la notte.

Al suo interno si trova anche una trousse trasparente nella quale sono contenuti tutti i prodotti. La trovo davvero carina e originale, il fatto che sia di plastica la rende anche resistente all’acqua e soprattutto alle macchie, per chi è un po’ “goofy” come me e tende a spandere le cose, facendo disastri.

Dal momento che questo kit ti permette di prenderti cura della pelle in modo completo, dal giorno alla notte, trovo la trousse molto pratica per tenere i prodotti tutti insieme e portarli con sè.
Littles 6.0 – Cofanetto di trattamenti viso (ca. 74€)
Vediamo i singoli prodotti nel dettaglio!