Test Armocromia: Tutto Quello Che Dovresti Sapere
Che stagione sei? Scoprilo con l'armocromia, la disciplina più in voga del momento!
Aggiornato il
Indice
Che stagione sei? Scoprilo con l'armocromia, la disciplina più in voga del momento!
Aggiornato il
Armocromia. Quante volte ne hai sentito parlare? Se sei appassionata di moda e make-up, non ti sarà sfuggito il successo di questa disciplina, che è ormai diventata un riferimento imprescindibile nelle questioni di stile.
Le cosiddette guru si moltiplicano sui social, i corsi spuntano come funghi e non passa giorno in cui gli esperti del settore non la citino con entusiasmo. Ma perché è così amata? E di cosa si tratta, precisamente?
Spiegare l’armocromia non è semplicissimo e per applicarla serve pratica, ma ti assicuriamo che, una volta appresi i rudimenti, ti destreggerai fra toni e sottotoni come se lo avessi sempre fatto.
Un bel vantaggio che ti aiuterà a valorizzarti in qualsiasi occasione, scegliendo il look che più si addice al tuo incarnato. Del resto, se i più importanti make-up artist e stylist del mondo si affidano ai suoi principi, un motivo c’è ed è più che evidente: l’armocromia funziona!
L’analisi dei colori fu proposta per la prima volta negli anni ’70 dalla cosmetologa Bernice Kentner: secondo questa teoria, ogni persona avrebbe caratteristiche che la riconducono a una determinata stagione cromatica e in base a tale stagione dovrebbe scegliere i colori da indossare. Un sistema simile a quello proposto da Carole Jackson nel 1973, che si concentra tuttavia sul colore della pelle, mettendo in secondo piano i capelli.
Il colore della pelle dipende dal suo contenuto di melanina e pigmenti come la bilirubina e il carotene. Analizzarlo è importantissimo sia in campo medico – per la cura di malattie dermatologiche – che in campo estetico, per associare al meglio toni e colorazioni, valorizzando l’immagine delle persone.
Il principio cardine dell’armocromia sostiene dunque che le persone possano essere suddivise in 4 categorie: Primavera, Estate, Autunno e Inverno. Ogni gruppo ha caratteristiche peculiari, che richiedono precisi abbinamenti cromatici. Avrai notato come abiti di determinati colori tirino fuori il meglio di te, mentre altri sembrino darti un tono spento, grigio, quasi malato: ebbene non si tratta di un caso, ma di accostamenti sbagliati che oscurano la tua naturale luminosità.
Un recente studio sulla percezione del corpo femminile, ha rilevato come il contrasto fra il colore degli abiti e il tono della pelle influenzi pesantemente il giudizio estetico delle donne; un dato che, con ogni probabilità, va ricondotto anche a un discorso di armocromia.
Scoprire la palette ideale per il tuo incarnato è importantissimo non solo per l’abbigliamento, ma anche per il make-up e la colorazione dei capelli; così come esistono tagli più o meno adatti alla nostra chioma e al tipo di viso, allo stesso modo dovremmo prestare attenzione nella scelta della tinta.
Come abbiamo detto, per capire a quale macrogruppo cromatico si appartiene, è necessario sottoporsi a un test che valuterà i toni di pelle, occhi e capelli; un’analisi che ai profani può apparire complicata, ma che salta all’occhio via via che si prende confidenza con l’argomento. Vediamo dunque come riconoscere le stagioni e le loro caratteristiche.
Ogni stagione si contraddistingue per i toni tipici della natura in quel determinato periodo: colori caldi per la Primavera e l’Autunno – coi loro gialli aranciati, i rossi e i viola -, freddi per l’Estate e l’Inverno, con tutte le tonalità del verde e del blu.
Studi scientifici hanno determinato come colori caldi e freddi trasmettano sensazioni differenti, influendo anche sulla psicologia umana. Per comprendere meglio, facciamo un po’ di chiarezza su questi due gruppi:
Parliamo di tutti quei colori che trasmettono una sensazione di calore ed energia, per l’appunto. Di norma hanno sempre una certa percentuale di giallo e comprendono tutte le nuance tra il giallo stesso e il rosso. L’eccezione? Il viola, che a seconda della sfumatura può appartenere a entrambi i gruppi: caldo se vira al rosso, freddo se vira al blu.
Dal blu al verde, passando per determinate tonalità di rosa, i colori freddi sono quelli che ricordano l’inverno, con i ghiacci, la neve e i cieli tersi. A differenza dei colori caldi, che trasmettono forza e vitalità, quelli freddi ispirano relax, arrivando persino a rallentare il battito del cuore.
Oltre a una prima valutazione sui colori caldi e freddi, per stabilire la stagione di appartenenza bisogna considerare 4 elementi fondamentali:
Caldo, freddo o neutro, in base alla temperatura del nostro incarnato. Il sottotono non è altro che il colore di fondo della pelle e per riconoscerlo è necessario un ottimo spirito di osservazione; non sempre infatti si nota al primo sguardo e nella maggior parte dei casi bisogna ricorrere a qualche trucco. Analizzando il colore delle vene, per esempio: se appaiono sui toni del blu, siamo quasi certamente di fronte a un sottotono freddo, mentre se sono verdi, il sottotono sarà neutro.
Opaco o brillante? Si tratta, in breve, della saturazione del nostro incarnato. L’intensità della pelle può essere più o meno opaca e leggera e raggiungere picchi di brillantezza fluo.
La luminosità complessiva di un individuo. Osservandolo nel suo insieme – occhi, pelle e capelli – si trae infatti un’impressione generale da cui scaturisce il giudizio sul valore cromatico. La carnagione olivastra del classico modello mediterraneo, per esempio, rientra nei valori scuri, mentre pelle bianca e capelli biondissimi indicano un valore chiaro. Questo elemento influisce in maniera decisiva sui colori da utilizzare.
Per determinarlo è necessario osservare il colore di occhi e capelli. La combo pelle diafana e capelli neri, per fare un esempio, rivela un contrasto alto, mentre una chioma castana su pelle mediamente chiara dà vita a un contrasto basso. Stabilire questo valore è importante per l’abbigliamento, ma anche e soprattutto per il trucco e l’hairstyle.
Una volta analizzati tutti questi fattori, è dunque possibile stabilire a quale stagione si appartiene. Con il tempo, si è giunti a stabilire 16 ulteriori sottogruppi – 4 per stagione – che inquadrano ancora meglio le caratteristiche personali di ogni donna. Ma quali sono le peculiarità di ogni gruppo? E come si abbinano alle diverse palette cromatiche? Vediamolo insieme.
Come detto, la primavera si distingue per i suoi colori accesi e brillanti, che ricordano il primo caldo e i paesaggi fioriti. Le caratteristiche di chi rientra in questo gruppo sono:
Una tipologia particolarmente diffusa nei paesi del Nord, dove capelli biondi e carnagione chiara sono all’ordine del giorno. Le donne primavera si riconoscono per la radiosità, la pelle chiara e il sottotono caldo. Non di rado presentano lentiggini sul volto o sul corpo.
La chioma va dal biondo dorato al rosso, fino al castano chiaro; tutti nelle loro tonalità più calde. Gli occhi sono un elemento fondamentale per questa tipologia cromatica: chiari e limpidi, di tutte le tonalità del verde e dell’azzurro, passando dal color ambra.
Non dimenticare i sottogruppi!
A dispetto del tipico clima estivo e delle alte temperature, questo gruppo cromatico si ritrova perfettamente nei colori freddi. Le sue caratteristiche principali sono:
Le donne estate si riconoscono per la loro pelle chiara o leggermente olivastra, dal sottotono rosato. Il loro punto di forza sono le tonalità tenui, gli occhi verdi o azzurri e le sfumature pastello. I sottogruppi?
Chi appartiene al macrogruppo autunno interpreta alla perfezione questa stagione, con colori che ricordano appieno quelli della natura autunnale. Toni e sottotoni caldi dunque, con carnagioni ambrate dai contrasti bassi. Gli elementi che contraddistinguono le donne autunno sono:
Parlando invece di sottogruppi, avremo:
L’unica tra le quattro stagioni cromatiche in cui compare il nero, nonché la più diffusa in tutta la zona mediterranea. La pelle delle donne inverno è generalmente bianca o rosata e fatica ad abbronzarsi, mentre i capelli sono scuri e gli occhi, di qualunque colore siano, risultano limpidi e penetranti.
I sottogruppi dell’inverno sono:
Ora che sai tutto sull’armocromia e le sue mille sfumature, sei pronta per il test che ti aiuterà a capire a quale categoria appartieni. Puoi rivolgerti a un professionista, ordinare un apposito kit, o fare uno dei moltissimi test online. In alternativa, ti proponiamo un metodo fai-da-te semplice ma affidabile, che ti darà tutte le risposte che cercavi, a partire dalla domanda più gettonata: qual è il mio sottotono?
Il test si snoda in 4 fasi, una per ogni elemento dell’armocromia: sottotono, intensità, valore e contrasto. Per farlo, dovrai struccarti completamente, legare i capelli e posizionarti in un punto ben illuminato della casa; attenzione, la luce dovrà essere naturale, ma non diretta! Ultima raccomandazione: indossa una semplice t-shirt bianca. Questi accorgimenti ti aiuteranno a valutare senza intralci tutte le sfumature della tua pelle.
Uno dei sistemi più efficaci per determinare il sottotono, consiste nell’accostare al viso un ritaglio di stoffa color oro e, successivamente, uno color argento. Quale dei due ti dona di più?
Se la risposta è oro, il tuo sottotono sarà caldo. Viceversa, avrai un sottotono freddo. Un test che puoi riproporre utilizzando i tuoi gioielli: quali ti stanno meglio indosso? Oro giallo e oro rosa denotano un sottotono caldo; oro bianco e argento, un sottotono freddo.
Per avere la certezza del risultato, ti suggeriamo di provare un secondo metodo, ovvero il test dei rossi. Procurati due indumenti rossi: uno dovrà avere tonalità calde e aranciate, l’altro sfumature fredde, tendenti al viola. Cosa noti avvicinandoli al viso? Se il primo si sposa meglio con la tua pelle e crea un effetto più sano e armonico, hai decisamente un sottotono caldo; al contrario, il tuo sottotono non potrà essere che freddo.
Un ulteriore sistema per determinare il sottotono è l’osservazione della pelle al sole: se prendi colore molto facilmente, è assai probabile che tu abbia un sottotono caldo; viceversa, il tuo sottotono sarà quasi sicuramente freddo.
In ogni caso, prima dell’esposizione al sole ricorda sempre di applicare una crema protettiva! Anche se hai un incarnato olivastro dal sottotono caldo e non ti scotti facilmente, i raggi UV provocano danni irreversibili anche gravi, che è bene evitare con creme provviste di filtri. Se le userai nel modo giusto, otterrai comunque un colorito di tutto rispetto!
Per scoprire il tuo grado di intensità, dovrai scattarti una foto alla luce naturale, quindi editarla con alti livelli di saturazione. Se osservandola noterai che i colori dominano rispetto al tuo volto, rendendolo poco visibile, l’intensità sarà bassa. Qualora invece la tua immagine spiccasse, con una pelle chiara e luminosa, vorrà dire che la tua intensità è alta.
In linea di massima, il valore cromatico di una persona si stabilisce semplicemente guardando il colore di occhi, pelle e capelli: iridi chiare, capelli biondi o castani e pelle chiara corrispondono generalmente a un valore alto, mentre occhi, pelle e capelli scuri indicano un valore basso.
Se queste informazioni non ti sono sufficienti e non riesci a determinare con certezza la tua tipologia, puoi provare a fotografarti in bianco e nero. Quali sono le tonalità predominanti nell’immagine? Se nell’effetto d’insieme spiccano i bianchi e i grigi chiari, il tuo valore è certamente alto. Qualora invece predominassero gli scuri, il tuo valore sarebbe basso.
Un test piuttosto semplice i cui risultati si osservano facilmente. Ti basterà guardarti allo specchio per capire quanto pelle, occhi e capelli contrastino fra loro: un esempio di contrasto alto possono essere i capelli scuri su un viso dalla carnagione chiarissima e occhi verde acqua.
Il contrasto basso si avrà invece in presenza di tonalità poco definite, che comportano una differenza meno accentuata tra i vari elementi: capelli castani, occhi castani e pelle olivastra sono un perfetto esempio di contrasto basso.
Ne avrai la certezza avvicinando al viso un capo con stampe e colori in netto contrasto, quindi provando con un capo dai disegni più omogenei e delicati. Quale ti sta meglio? Se il primo ti dona di più, significa che hai un contrasto alto, se al contrario vince il secondo, il tuo contrasto è decisamente basso.
Messe insieme, tutte queste informazioni ti indicheranno con ragionevole certezza a quale stagione cromatica appartieni. Ti basterà incrociare i risultati del test con le caratteristiche dei 4 macrogruppi e trarre le debite conclusioni. Per quanto riguarda i sottogruppi, potrebbe essere necessario qualche approfondimento in più, magari con il supporto di centri specializzati ed esperti in armocromia.
Ricorrere all’armocromia non può che dare una svolta positiva al nostro stile, aiutandoci a capire quali look ci valorizzano al meglio e quali invece dovremmo evitare.
Una disciplina che può realmente cambiarci la vita, risparmiandoci acquisti sbagliati e scelte poco felici: ti è mai successo di comprare un abito per scoprire, una volta indossato, che non rendeva giustizia alla tua carnagione? Se la risposta è sì, sei la candidata ideale per il nostro test armocromia!
Con le giuste indicazioni e qualche trucco del mestiere, scoprirai in pochi minuti a quale delle 4 stagioni appartieni: Primavera, Estate, Autunno o Inverno? Analizzando sottotono, contrasto, valore e intensità sarà semplice risalire alla tua categoria e liberare tutto il potenziale dei colori che ti contraddistinguono. Un gesto che non migliorerà solo il tuo modo di vestire, ma anche il make-up e lo styling dei capelli.