Padmasana O Posa Del Loto: Come Eseguirla, Varianti E Benefici

Tutto ciò che devi sapere su una delle posizioni più famose dello yoga e dal grande potere meditativo.

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Padmasana O Posa Del Loto Come Eseguirla Varianti E Benefici
Indice

Padmasana

Nome Sanscrito: Padma = Loto + Asana = posa

Livello difficoltà: Intermedio (nella versione ufficiale) / Principiante (nella versione semplificata)

Parti coinvolte: Anche, glutei, cosce

La quotidianità di molte persone è fatta di ritmi frenetici e scadenze da rispettare. Il rischio di rimanere intrappolati mentalmente in questo vortice di numeri e appuntamenti sul calendario è alto e sempre più soggetti rischiano un vero e proprio esaurimento nervoso.

Tra le possibili cure per questo tipo di stress risulta essere molto utile e in grado di dare grandi soddisfazioni, la pratica dello yoga. La disciplina che vede le sue lontane origini in India, si basa principalmente sulla meditazione e sulla possibilità, da parte di coloro che la praticano, di essere in grado di gestire il proprio respiro per trovare un senso di pace interiore.

Tra le tante posizioni dello yoga, conosciute anche con il nome di asana, c’è quella del loto. Questa posa è molto famosa in quanto risulta essere il simbolo per eccellenza della meditazione, della calma e della pace dei sensi.

Il suo nome originale è Padmasana e in questo articolo scoprirai come eseguirla, quali sono i numerosi benefici fisici e mentali e ti illustreremo alcune varianti adatte ai principianti e anche a coloro che invece sono già esperti.

Simbolo di purezza

L’origine del nome di questa importante posa deriva dal sanscrito ed è formato dalle parole:

  • Padma che significa loto
  • Asana che ha il significato di posizione

Il fiore dal quale prende ispirazione questa posa è il simbolo metaforico della rinascita, della purezza, dell’illuminazione, della spiritualità e della forza. Gli antichi saggi che fin dalle origini si cimentavano in questo asana si ponevano proprio l’obiettivo di raggiungere uno stato psico fisico che incorporasse tutti i valori rappresentati dal fiore di loto.

Questo particolare tipo di pianta trova il suo habitat ideale nelle acque di piccoli stagni, dove galleggia dolcemente vivendo in armonia con tutto ciò che la circonda. Anche se questo fiore è oggettivamente molto bello, le sue radici crescono nel fango.

Chi si avvicina a questo asana, deve proprio immaginare di essere come un fiore di loto e cioè essere consapevole che la pratica dello yoga può portare gioia e serenità (il fiore che si schiude) in un mondo alle cui base ci sono impurità e malessere (le radici che crescono nel fango).

Religione e spiritualità

La posa del loto è altamente rappresentata a livello simbolico nelle icone e all’interno dei libri che fanno parte della storia dello yoga.

Anche per quanto concerne la sfera religiosa e spirituale, Padmasana ricopre un ruolo importantissimo. Sono infatti tre le figure di rilievo che vengono sempre raffigurate intente ad eseguire questo asana:

  • Shiva: la divinità ascetica dell’indusimo
  • Siddharta Guatama: colui che ha fondato il Buddismo
  • Tirthankara: il fondatore del Gianismo

Qualche consiglio prima di iniziare

La posa del loto è adatta a tutti. La sua esecuzione però, solo all’apparenza può sembrare molto facile: richiede infatti un’elevata scioltezza delle anche, per essere eseguita a regola d’arte, anche se semplificarla è molto semplice.

Essendo un asana meditativo, i suoi benefici possono essere osservati solo se viene praticato con costanza per più volte alla settimana e possibilmente sempre allo stesso orario.

Si consiglia inoltre di eseguire Padmasana a stomaco vuoto, così da evitare che la digestione possa influire negativamente su calma e concentrazione ed è altamente auspicabile che chi la esegue, scelga un ambiente tranquillo, senza rumori molesti o altri tipi di distrazioni.

Quando si medita, l’unico suono che si deve sentire deve essere quello del proprio respiro, oppure la voce dell’insegnante che guida nel percorso di riflessione interiore. Se sei alle prime armi e non riesci ad immergerti completamente in questo tipo di approccio alla disciplina, non preoccuparti.

Con un po’ di pratica e seguendo i consigli di chi ha più esperienza e del maestro, sicuramente riuscirai a goderti ogni momento delle tue sessioni di yoga.

Guida all’esecuzione

A differenza di altri asana, la posa del loto può essere eseguita anche stando seduti sul proprio divano, su una sedia oppure su una superficie non necessariamente e perfettamente piana.

È comunque obbligatorio stare sempre attenti e verificare che attorno a te non ci siano oggetti pericolosi in quanto, anche si sta seduti durante l’esecuzione, può capitare ugualmente di perdere l’equilibrio e farsi male.

Ricordati di indossare un abbigliamento comodo così da non avere fastidi durante tutta l’esecuzione e fare in modo che questa possa durare più a lungo.

Ecco quindi come eseguire Padmasana:

  1. Siediti a terra con la schiena dritta e le gambe distese frontalmente
  2. Piega il ginocchio destro di lato e avvicina il tallone del piede destro verso l’inguine sinistro
  3. Esegui lo stesso movimento con il ginocchio e il tallone sinistro
  4. Solleva leggermente entrambi i piedi in modo tale che la parte esterna dei dorsi, sia appoggiata sopra la parte superiore delle cosce
  5. Effettua delle leggere oscillazioni con le ginocchia e le anche
  6. Prova a fare in modo che le ginocchia si appoggino al tappetino
  7. Appoggia i dorsi delle mani sulle ginocchia oppure porta le stesse in preghiera di fronte al petto
  8. Mantenendo la schiena eretta, esegui dei respiri di controllo e concentrati profondamente

Quando ti sentirai pront* puoi anche provare a ripetere alcuni mantra utili per perfezionarsi nell’esecuzione e vivere l’esperienza in moto intenso e attivo.

Puoi cominciare ripetendo più volte il mantra “OM” la cui pronuncia è AUM e che in sanscrito rappresenta i tre stati della coscienza:

  • A indica la veglia
  • U rappresenta il sogno
  • M è il sonno profondo

Le prime volte che eseguirai la posa del loto, molto probabilmente ti sembrerà una posizione scomoda e avvertirai dei dolori alla schiena o ai piedi.

Eseguendo dei piccoli movimenti coi glutei e le anche sicuramente, con il passare del tempo, riuscirai a trovare la posizione ideale sul pavimento e ciò gioverà principalmente alla tua postura e al modo di eseguire l’asana.

Varianti per tutte le esigenze

Padmasana

Se ti rendi conto di sentire qualche dolore agli arti inferiori, mentre ti stai cimentando in Padmasana, ti potrebbe essere utile conoscere alcune varianti concepite proprio per coloro che hanno movimenti limitati.

Chi invece è più espert* può optare per queste pose modificate qualora volesse usarle come riscaldamento oppure come defaticamento al termine di una intensa sessione. Anche chi sceglie queste varianti più facili può raggiungere elevati livelli di meditazione e godere di tutti i benefici associati a questa famosissima posa.

La posa del loto “a metà”

padmasana La posa del loto a meta 2

Per eseguire questa versione semplificata ti basterà seguire tutte le indicazioni relative alla posizione originale e fermarti nel momento in cui viene detto di posizionare il dorso dei piedi sopra le cosce.

La posa del loto “a metà” è infatti destinata a tutti coloro che hanno una flessibilità ridotta degli arti inferiori. Ti basterà infatti portare i piedi vicino agli inguini e posizionarli dove ti sembrerà più comodo e privo di dolore.

Al termine dell’esecuzione, ti sembrerà di essere sedut* semplicemente con le gambe incrociate; la vera differenza però va ricercata nel fatto che la schiena deve tassativamente restare dritta e la riduzione dell’intensità viene comunque compensata dal grande lavoro meditativo che verrà comunque eseguito.

Padmasana su una sedia o sulla poltrona

padmasana su una sedia o una poltrona 2

Le istruzioni di questa variante sono le medesime della posa originale, ma la vera differenza, che rende l’asana più facile e di esecuzione più confortevole è la possibilità di avere la schiena supportata dallo schienale della sedia o della poltrona sopra la quale si esegue Padmasana.

Avere un supporto che sostiene il retro del corpo è molto utile per tutti coloro che soffrono di patologie legate alla colonna vertebrale o al rachide cervicale.

Eseguire la posa del loto sulla sedia è molto utile quando non si ha tempo di praticare yoga in una scuola oppure da casa utilizzando un’app.

Concediti una pausa di lavoro o di studio e anche rimanendo sulla sedia della scrivania, dedica cinque minuti a te stess* meditando, spegnendo il cervello e rilassando gli occhi dopo interminabili ore passate davanti allo schermo del computer oppure tra le pagine di un manuale scolastico.

Benefici

Chi sarà in grado di eseguire la posa del loto in modo serio e consapevole avrà benefici soprattutto di tipo mentale, in quando la fase di meditazione e concentrazione presente nello svolgimento di questo asana giocano un ruolo importantissimo.

Dal punto di vista fisico invece, una corretta e costante esecuzione porterà al tuo corpo:

  • Maggiore apertura dei fianchi
  • Distensione di caviglie e ginocchia
  • Miglioramento della postura
  • Allungamento della colonna vertebrale
  • Maggiore flessibilità dei legamenti
  • Riduzione dei disturbi correlati al ciclo mestruale e alla sciatica

Per godere di tutti questi benefici, ricordati sempre di svolgere alcuni esercizi di riscaldamento prima dell’esecuzione dell’asana e di essere consapevole dei tuoi limiti.

Conclusione

La posa del loto è un asana famoso e eseguibile da tutti. Le sue origini sono molto lontane e ricche di significati spirituali e simbolici che lo hanno reso il simbolo di tanti personaggi che hanno rappresentato la storia dello yoga e delle filosofie orientali.

Chi decide di praticare Padmasana deve essere in grado di concentrarsi in modo intenso ed eseguire tecniche di respirazione utili a mantenere la calma e isolarsi da qualsiasi tipo di distrazione.

La posa si esegue da seduti e si può svolgere anche accomodandosi su una sedia o su una poltrona così da avere un comodo sostengo per la schiena e tutta la parte posteriore del corpo.

Oltre alla posa originale, esistono alcune varianti concepite per i principianti o per coloro che soffrono di alcuni disturbi fisici e che hanno movimenti limitati. Cimentarsi nelle varianti più facili può comunque rappresentare un ottimo riscaldamento anche per gli yogin più esperti.

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