Matsyendrasana E Ardha Matsyendrasana: Benefici E Varianti

Una guida per scoprire tutti i segreti della posizione che favorisce la digestione e migliora la consapevolezza posturale e corporea

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Ardha matsyendrasana e matsyendrasana
Indice

Matsyendrasana

Nome Sanscrito: Matsyendra = Nome proprio di un saggio + Asana = Posa

Livello difficoltà: Principiante/Intermedio

Parti coinvolte: Schiena, petto, glutei, anche

Chi pratica yoga da diverso tempo di sicuro è a conoscenza del fatto che questa antichissima disciplina di origine indiana fonde esercizio fisico e spiritualità con l’obiettivo di garantire, a chi la pratica, benessere a corpo e mente.

Svolgere con consapevolezza le posizioni può infatti portare l’individuo a raggiungere degli stati di assoluto appagamento psicofisico. Chi si approccia all’esecuzione di Ardha matsyendrasana avrà la possibilità di intraprendere un viaggio interiore alla scoperta di sé stessi e delle energie positive che il proprio corpo è in grado di ricevere e trasmettere.

Questa posa, che, come scoprirai, è una delle poche che si ispira a un personaggio che ha fatto la storia della disciplina, ha davvero tantissime sorprendenti potenzialità che grazie a questo articolo potrai conoscere e fare tue.

Un asana dedicato a una persona

In sanscrito Matsyendrasana significa la posa yoga dedicata al grande saggio Matsyendra. La leggenda narra infatti che un giorno Shiva si recò su una remota isola per raccontare tutti i segreti della disciplina alla moglie.

A fianco a loro, un piccolo pesce stava origliando tutto e una volta scoperto, iniziò a nuotare in tutti i fiumi e i mari fino a che si trasformò in una persona vera e propria. Questo individuo si chiamava Matsyendra: divenne il padrone di tutti i pesci e colui che poteva diffondere gli insegnamenti appresi.

Questo mito ha lo scopo di rappresentare quella che è la missione di qualsiasi saggio e cultore della disciplina: diffondere quanto appreso in modo tale da poter portare gli insegnamenti dello yoga in tutto il mondo al fine di aiutare tante persone a godere dei numerosi benefici legati alla pratica.

Se questa storia ti ha appassionat*, puoi approfondire l’argomento grazie al libro Matsyendra. Il primo maestro di yoga. Un mito e una pratica per tutti. In rete puoi inoltre trovare anche moltissime riproduzioni artistiche che rappresentano questo personaggio mitico. Spesso viene rappresentato in una posizione che ricorda molto l’asana, di cui a breve ti descriveremo gli step per eseguirlo in modo corretto.

Prima di iniziare

Prima di illustrarti, passo dopo passo, come eseguire Ardha matsyendrasana, è bene che tu sappia che si tratta di un asana di livello intermedio per il quale è necessario essere dei buoni yogin con un po’ di esperienza.

Anche i principianti possono svolgere questa posa ma il consiglio che vogliamo darti è quello di iniziare con le varianti facilitate (che troverai nei paragrafi successivi) così da poter prendere dimestichezza con l’esecuzione.

Prima di eseguire la posa, ricordati anche di:

Fatte queste doverose premesse, sei pront* per scoprire come si esegue Ardha matsyendrasana!

In questo articolo ci concentreremo quasi esclusivamente sulla versione cosiddetta “a metà” (Ardha) della posizione.

La posa originale (Matsyendrasana) prevede una torsione piuttosto estrema del busto ed è riservata a coloro che sono molto esperti e che hanno delle doti simili a quelle di un contorsionista.

Nelle lezioni di yoga che si svolgono nelle scuole, si affronta quasi esclusivamente la versione che ti illustreremo.

Guida all’esecuzione di Ardha matseyendrasana

  • Siediti sul tappetino con la schiena eretta
  • Allunga le gambe e uniscile
  • Piega la gamba sinistra in modo tale che il tallone del piede sinistro si posizioni accanto all’anca destra
  • Posizione la gamba destra a fianco al ginocchio sinistro e portala sopra il ginocchio
  • Esegui una torsione con la vita, il collo e le spalle verso la tua destra e sposta lo sguardo sulla spalla destra (esegui i passaggi di questo step quasi a rallentatore così da non stressare troppo l’area del rachide cervicale)
  • Posiziona le braccia dove sei più comod*. Noi ti suggeriamo di mettere la mano destra dietro di te e la sinistra appoggiata al ginocchio destro
  • Mantieni la posizione per trenta secondi effettuando numerosi e profondi respiri
  • Torna alla posizione iniziale in modo molto lento e ripeti invertendo il verso della rotazione

E per quanto riguarda Matsyendrasana completo?

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Come dicevamo, questa posa è veramente complessa e richiede grandissima flessibilità:

  • La gamba che poggia sul tappetino (supponiamo la destra) va portata sopra la sinistra come a voler iniziare Padmasana, quindi il collo del piede destro poggia sull’inguine sinistro.
  • L’altra gamba, la sinistra, si posiziona come in Ardha Matsyendrasana.
  • Il braccio destro passa esternamente al ginocchio sinistro e afferra il piede.
  • Il braccio sinistro passa dietro la schiena e cerca di toccare e afferrare la gamba destra.

Varianti per principianti

Le alternative alla versione originale sono concepite per coloro che sono alle prime armi o che vogliono sperimentare qualcosa di diverso e che preveda sforzi minori. L’essenza dello yoga sta nel fatto che tutti sono accolti e possono partecipare alle lezioni in base alle loro caratteristiche, ai loro limiti e potenzialità.

Se durante una lezione ti accorgi che l’esercizio supera le tue capacità e preferisci rallentare i ritmi, fermati, riposati e chiedi al tuo insegnante di suggerirti una variante più facile con un livello di intensità ridotto.

Anche se utilizzi una app di yoga, tra le varie opzioni, troverai quelle relative al livello di difficoltà della sessione che stai per iniziare. Non esagerare e sii consapevole dei tuoi limiti. Solo così, con pazienza e sacrifici, potrai ottenere grandi risultati.

Ardha matsyendrasana con la sedia

Ardha matsyendrasana con la sedia

  • Siediti su una sedia facendo in modo che la schiena sia eretta e che disti qualche centimetro dallo schienale
  • Appoggia saldamente i piedi al terreno
  • Fissa un punto di fronte a te
  • Allunga entrambe le braccia frontalmente
  • Ruota delicatamente vita, busto, viso e spalle verso destra (o sinistra)
  • Segui il movimento con entrambe le braccia
  • Respira e mantieni la posizione
  • Ritorna al punto di partenza ed effettua la stessa torsione nel verso opposto a quello iniziale

Ardha matsyendrasana con rotazione ridotta

matsyendrasana con rotazione ridotta

Questa versione è particolarmente indicata per coloro che sono in sovrappeso o sono anziani in quanto prevede una ridotta rotazione del corpo e un conseguente stress corporeo inferiore.

  • Siediti sul tappetino
  • Mantieni la schiena eretta e solo se riesci, distendi le gambe
  • Piega la gamba sinistra affinché il piede sinistro possa sfiorare l’anca destra
  • Solleva la gamba destra in modo tale che il tallone della stessa gamba sfiori il ginocchio sinistro
  • Effettua una rotazione minima con il busto, i fianchi, le spalle e il viso
  • Fissa il punto di fronte a te e respira profondamente

Rispetto alla posizione originale, questa è piuttosto simile ma si differenzia proprio per la leggera torsione corporea che dovrai effettuare. Questa variante può essere ottima anche come allenamento propedeutico per poter svolgere con tranquillità e sicurezza la posizione originale.

Benefici

I benefici correlati al corretto svolgimento di questo asana sono numerosi, scopriamoli assieme:

  • Aumento della flessibilità della colonna vertebrale
  • Miglioramento del funzionamento del midollo spinale
  • Allungamento di numerosi muscoli corporei
  • Riduzione del mal di schiena
  • Azione massaggiante del pancreas e di tutta l’area addominale
  • Miglioramento delle funzioni dell’apparato digerente
  • Contribuisce all’apertura del torace e delle spalle
  • Aumento della circolazione sanguigna
  • Riduce i dolori mestruali
  • Favorisce il benessere psicologico riducendo ansie e stress

Conclusione

Ardha matsyendrasana è una versione ridotta della difficilissima posizione che prende il nome di Matsyendrasana. Entrambe le pose si ispirano al mito dell’uomo pesce, colui che per primo, divulgò in tutto il mondo i segreti dello yoga.

L’asana in questione, se svolto con consapevolezza, è in grado di offrire numerosi benefici a coloro che lo eseguono influendo in modo positivo sia sul corpo che sulla mente.

Il movimento principale prevede una torsione di tutta la parte superiore del corpo e ciò permette a ad ogni muscolo dell’area interessata di distendersi e rilassarsi per una vera e propria sensazione di pace dei sensi.

Il livello di difficoltà di questa posa può essere definito intermedio ed è effettivamente eseguibile da tutti coloro che hanno un minimo di esperienza nella pratica dell’antichissima disciplina orientale. Coloro che sono alle prime armi o che vogliono affrontarne l’esecuzione con calma, possono svolgere alcune varianti semplificate.

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