Tempi Di Guarigione Degli Infortuni Più Comuni

Fratture, distorsioni e rotture dei legamenti: quanto tempo serve al nostro corpo per tornare in forma?

Aggiornato il

Tempi Di Guarigione Degli Infortuni Piu Comuni
Tempi Di Guarigione Degli Infortuni Piu Comuni
Indice

A tutti noi è capitato di subire un infortunio e di domandarsi quanto tempo fosse necessario per tornare in salute. Il tempo di guarigione dipende dalla sede e dalla natura della lesione:

  • I muscoli hanno una capacità rigenerativa piuttosto elevata
  • I tendini e i legamenti necessitano di molto tempo per rigenerarsi e in caso di rottura totale è necessario l’intervento chirurgico
  • Le ossa hanno una capacità rigenerativa ottima ma molto lenta

Naturalmente, è necessario conoscere le tempistiche nel dettaglio per poter rispettare i tempi di recupero di cui l’organismo ha bisogno. Ricorda che sforzando ulteriormente il corpo dopo un infortunio si rischia solamente di peggiorare la situazione. In alcune situazioni il riposo è la cura migliore.

Lo sapevi?
Ogni anno, circa 8,6 milioni di persone subiscono un infortunio e i principali soggetti coinvolti sono:

  • Uomini (61,3%)
  • Bambini e ragazzi (64,9%)

Sebbene la maggior parte degli infortuni sia lieve o superficiale, il 20% degli incidenti è serio e richiede un periodo di riposo adeguato per poter ripristinare il proprio stato di salute.

In questo articolo vediamo quali sono i tempi di guarigione degli infortuni più comuni e spieghiamo in che modo il corpo umano riesce a ripristinare il proprio stato fisiologico in seguito a un infortunio.

#1 Fratture ossee

Fratture ossee

Il tempo di cui una frattura ha bisogno per guarire dipende da molti fattori, principalmente da:

  • Sede della frattura
  • Tipologia della frattura

Spesso è necessario anche un periodo di riabilitazione prima di riprendere il training perché mantenendo un arto immobile per molto tempo si riduce il ROM articolare e diminuisce la forza muscolare.

Una frattura può tenerti lontano dall’allenamento per molto tempo, ma è importante non avere fretta. Anche se dopo alcune settimane non percepisci più dolore, è sempre necessario verificare con una radiografia lo stato di salute dell’osso e la formazione del callo osseo.

Che tipi di fratture esistono?

Le ossa possono rompersi in moltissimi modi diversi, ma le fratture più frequenti sono:

  • Frattura composta In questo caso l’osso si rompe, normalmente lungo il lato più breve, e i due frammenti restano a contatto tra loro e in sede. La radiografia mostra una linea bianca all’interno dell’osso che corrisponde alla frattura.
  • Frattura scomposta In questo caso l’osso si rompe e i due frammenti perdono il contatto tra loro. La radiografia mostra due monconi non in sede, spesso circondati da frammenti più piccoli dovuti alla rottura. Queste fratture vengono trattate con una manovra di riduzione, cioè le ossa vengono riallineate e poi stabilizzate tra loro.
  • Frattura comminuta In questo caso l’osso si frantuma letteralmente in tanti piccoli pezzi. Queste fratture sono tipiche delle persone che soffrono di osteoporosi o che presentano patologie tumorali a carico dell’osso. La radiografia mostra un’area con tante piccole schegge bianche fuori sede.
  • Frattura ingranata In questo caso l’osso si ingrana, cioè sprofonda dentro se stesso in seguito a un carico elevato. Questa frattura è molto comune a livello dell’olecrano. La radiografia mostra una zona più densa (più bianca) all’interno dell’osso.

I tempi di guarigione delle fratture

Tutti gli sport possono provocare una frattura ossea, ma gli sport da contatto sono quelli più rischiosi da questo punto di vista.

Di quanto tempo hanno bisogno le fratture per guarire?

  • Le fratture scomposte hanno bisogno di circa 8 mesi per guarire e necessitano di intervento chirurgico
  • La frattura della clavicola richiede circa 10 settimane di tempo e di immobilizzazione
  • Le fratture delle dita hanno bisogno di circa 4 settimane per guarire
  • Le fratture delle coste richiedono circa 6 settimane di tempo e il trattamento include anche degli esercizi respiratori
  • Le fratture delle vertebre hanno bisogno di 3 mesi e richiedono l’utilizzo di un busto e di una iniziale immobilizzazione
  • Le fratture composte (gambe e braccia) richiedono circa 6 settimane di tempo

Il tempo di guarigione dipende non solo dalla tipologia di frattura ma anche dall’età del soggetto e dal suo stato di salute generale.

Come avviene la guarigione dell’osso?

Quando l’osso si rompe, il processo di guarigione prevede la formazione del callo osseo che è costituito da tessuto osseo nuovo e che normalmente impiega circa 3-4 settimane a formarsi. In seguito, grazie all’azione degli osteoclasti e degli osteoblasti, questo tessuto osseo viene rimodellato e consolidato fino a risultare solido e resistente.

Durante la formazione del callo osseo è necessario non forzare né caricare l’osso perché il nuovo tessuto è ancora in fase di formazione. Dopo la formazione del callo osseo si può iniziare ad aumentare progressivamente il carico seguendo le indicazioni del proprio medico.

#2 Distorsioni e stiramenti

Distorsioni e stiramenti

Le distorsioni consistono in un iperallungamento dei legamenti e della capsula che hanno lo scopo di stabilizzare l’articolazione. Quelle che si verificano con più frequenza sono a carico del polso e della caviglia.

Gli stiramenti, invece, sono spesso la conseguenza di uno stretching muscolare eccessivo e comportano dolori a livello muscolare e tendineo.

Il 41,4% degli infortuni sportivi è costituito dalle distorsioni e dagli stiramenti. Si tratta di episodi molto frequenti per chi si allena in palestra.

I gradi della distorsione

A tutti è capitato di prendere una storta alla caviglia e, nella maggior parte dei casi, non è nulla di grave e il dolore si risolve spontaneamente nel giro di poche ore o al massimo di alcuni giorni.

La distorsione, però, viene classificata in base al suo grado di gravità:

  • Distorsione di I grado Il legamento è intatto e ha solamente subito un iperallungamento. In genere non è presente gonfiore e il dolore scompare in circa 4 o 5 giorni.
  • Distorsione di II grado Il legamento è parzialmente rotto e le sue fibre sono lesionate. È presente dolore e gonfiore. È necessario concedersi un periodo di riposo. Questo tipo di distorsione guarisce in circa 1 o 2 mesi.
  • Distorsione di III grado Il legamento è rotto e l’articolazione risulta instabile. È necessario un intervento chirurgico per ricucire le fibre, con conseguente periodo di riposo. Questo tipo di distorsione si risolve in circa 3 o 4 mesi.

Stiramenti e strappi muscolari

Uno stiramento legamentoso o muscolare non costituisce un grande problema e generalmente si risolve in pochi giorni avendo l’accortezza di non sovraccaricare il distretto interessato.

Questo, però, non vale in caso di strappo muscolare. Uno strappo muscolare si verifica quando si esegue uno sforzo particolarmente intenso o rapido e le fibre muscolari si strappano, letteralmente.

Lo strappo può essere più o meno ampio a seconda dell’area interessata e necessita di riposo e molto tempo per recuperare. In prossimità della lesione si nota gonfiore e il soggetto percepisce un dolore acuto spesso invalidante.

Lo strappo muscolare richiede circa 1-2 mesi per guarire completamente ed è necessario eseguire un percorso riabilitativo di stretching e rinforzo dopo il recupero per evitare che si formino aderenze o limitazioni nel movimento.

#3 Rottura di tendini e legamenti

Rottura di tendini e legamenti

La rottura di un tendine richiede quasi sempre l’intervento chirurgico se si tratta di una rottura totale. Se, invece, il tendine risulta sfilacciato o lesionato si svolge un trattamento conservativo che ha lo scopo di prevenire ulteriormente l’usura.

Allo stesso modo, anche la rottura di un legamento viene trattata in modo conservativo se è parziale, mentre si procede con intervento chirurgico in caso di rottura completa. Queste tipologie di infortuni sono molto frequenti tra i runner perché sollecitano continuamente le strutture delle caviglie e delle ginocchia.

Cos’è e come è fatto un tendine?

Il tendine non è altro che un prolungamento finale del muscolo che ha il compito di collegare il muscolo all’osso. Tutti i muscoli sono inseriti sulle ossa attraverso i tendini. I tendini sono costituiti da fibre molto elastiche e in caso di rottura totale devono essere operati il prima possibile perché tendono a ritirarsi con il tempo rendendo più complesso l’intervento.

Gli infortuni più frequenti da questo punto di vista sono:

  • Rottura del tendine rotuleo – da 6 settimane a 6 mesi
  • Rottura del legamento crociato anteriore (LCA) – circa 12 mesi
  • Rottura dei legamenti collaterali (ginocchio e gomito) – da 12 a 15 mesi
  • Rottura del tendine di Achille – circa 9 mesi

Cosa fare dopo un infortunio tendineo

I tempi di guarigione naturalmente sono soggettivi, quelli che abbiamo indicato si riferiscono alla ripresa dell’attività sportiva a livello agonistico. Il soggetto può riprendere lo sport molti mesi prima, ma deve sollecitare il tendine o il legamento in modo progressivo e dosare il carico volta per volta, preferibilmente rispettando la regola del 10%.

Rispetto alla cute e alle ossa, i tendini e i legamenti non sono in grado di rigenerarsi, quindi dopo l’intervento chirurgico è necessario lasciare alla struttura il tempo per guarire. Il nuovo tessuto, tuttavia, sarà tessuto cicatriziale e sarà meno elastico rispetto al tessuto tendineo o legamentoso.

#4 Altri infortuni frequenti

Esistono altri infortuni che spesso passano inosservati perché sono meno gravi e invalidanti, ma che richiedono ugualmente il giusto tempo di riposo per poter guarire correttamente. Spesso sono dovuti a un training scorretto, non preceduto da riscaldamento o eseguito in condizioni atmosferiche non ottimali.

Ecco quali sono:

Lesioni cutanee

A seconda della sede e della profondità possono richiedere una settimana o un mese di tempo per guarire. Se la lesione richiede l’applicazione dei punti di sutura, è importante sapere che questi vengono rimossi generalmente dopo 15 giorni.

Contusioni

Le contusioni prevedono la rottura di uno o più vasi sanguigni con conseguente ematoma sottocutaneo ed ecchimosi. A seconda delle dimensioni, possono richiedere pochi giorni o alcune settimane per guarire correttamente.

Lussazioni

Le lussazioni necessitano di una manovra per riportare l’osso in sede e normalmente prevedono un periodo di immobilizzazione seguito da riabilitazione. Le lussazioni più frequenti sono quelle che coinvolgono la spalla e richiedono circa 2 mesi per il recupero completo.

Esiste un modo per guarire più rapidamente?

Gli atleti tendono a guarire più velocemente perché sono più in salute e godono di una forma fisica migliore. Questo significa che i loro tessuti sono ben irrorati e che la loro risposta ai trattamenti riabilitativi è generalmente migliore rispetto a quella delle persone sedentarie.

Quindi, mantenersi in salute e svolgere una regolare attività fisica aiuta anche a guarire dagli infortuni. Ciò che assolutamente bisogna evitare è non concedersi il tempo adeguato per riposare. È importante rispettare le tempistiche di cui il corpo ha bisogno per recuperare.

Conclusione

I tempi di guarigione di un infortunio sono molto soggettivi e dipendono dalla sede della lesione e, soprattutto, dalla struttura che viene lesionata. Se durante il tuo workout percepisci un dolore intenso, interrompi subito l’attività e concediti un periodo di riposo.

Il nostro consiglio è quello di rispettare sempre il tempo necessario per la completa guarigione dei tessuti o delle ossa. Non ha alcun senso riprendere il training il prima possibile perché può compromettere il tuo grado di guarigione, non credere che provare dolore durante il workout sia positivo!

Segui sempre le indicazioni del medico e intraprendi un percorso riabilitativo con un terapista, in questo modo puoi mantenere la forma fisica senza perdere massa muscolare e sarai in grado di riprendere l’allenamento in uno stato di salute ottimale.

Hai trovato questo articolo utile?