Guida Completa Al Kundalini Yoga: Storia, Benefici E Asana Tipici

Tutto quello che devi sapere su questa variante della disciplina yogica, in cui puoi imparare a conoscere meglio il tuo corpo e la tua mente.

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Guida Completa Al Kundalini Yoga
Indice

Quando si parla di yoga, di solito, si pensa ad una pratica in cui è necessario svolgere posizioni plastiche in cui lo sforzo fisico è intenso. Se per molte varianti della disciplina che viene dall’India ciò è vero, così non è per il Kundalini Yoga.

Questo stile, infatti, prevede tantissimi momenti di meditazione, respirazione, canto e movimento con l’obiettivo di calmare la mente e aprire i chakra per fare fluire l’energia liberamente in tutto il corpo.

In questo articolo parleremo delle origini del Kundalini Yoga studiandone le caratteristiche e illustreremo alcuni asana tipici di questa variante, infine scopriremo dei benefici psicofisici che la disciplina è in grado di offrire.

Le origini

Definire un anno esatto in cui è stato creato il Kundalini Yoga è assai difficile, le sue origini infatti si perdono nel corso del tempo ed è anche difficile trovare fonti in cui si parla di questo particolare stile. Per fortuna, se oggi abbiamo informazioni e possiamo praticare questa variante, è grazie a un personaggio che ha speso tante energie per promuovere questo stile, il maestro Yogi Bhajan.

Questo insegnante pakistano, infatti, ascoltando per tanti anni i racconti dei saggi e osservando gli stessi nella pratica del Kundalini Yoga, attorno al 1960 si trasferì negli Stati Uniti per diffondere tutto ciò che aveva imparato.

L’impatto che la disciplina ebbe con il mondo occidentale fu positivo, tantissimi allievi infatti si ritrovarono a seguire le lezioni di Yogi Bhajan rimanendo follemente innamorati del suo modo di insegnare e di diffondere la disciplina.

Nelle sue lezioni si meditava, si cantava, si facevano esercizi di respirazione e si praticavano asana con lo scopo di ritrovare un benessere generale e diffondere energie positive.

Il significato del nome

In sanscrito, kundal significa “serpente arrotolato”. Attraverso la pratica, lo yogini sarà in grado di fare “muovere” l’animale nascosto dentro il proprio corpo consentendogli di risalire e attraversare i chakra lungo la colonna vertebrale.

Il movimento del rettile permetterà ad ogni parte del corpo da lui attraversata, di risvegliarsi e di trovare una nuova vita. Lo stesso Bhajan affermava che proprio come un serpente, l’allievo che pratica il Kundalini Yoga, deve liberarsi delle vecchie pelli per riscoprire ciò che veramente si è.

La vita frenetica di tutti i giorni è in grado di riempire la mente di informazioni, scadenze, codici e tanto altro; il rischio che tutti questi dati possano accumularsi mandando momentaneamente in tilt il cervello è possibile.

Lo Yoga Kundalini si pone l’obiettivo di aiutare il cervello a governare queste montagne russe al fine di mantenere una posizione più neutrale e cercando di farci affrontare tutte le situazioni con il sorriso.

Di solito, quando si pratica yoga, l’unico accorgimento richiesto è quello di indossare abiti comodi e di rimanere a piedi nudi. La scelta degli indumenti di chi pratica il Kundalini Yoga invece non è mai dovuta al caso: tutti i praticanti infatti vestono con il colore bianco.

È lo stesso fondatore a spiegare perché in un intervento del 1975: “Vi chiediamo di indossare il bianco in modo da riflettere ciò che è fuori e andare dentro di voi: questo è ciò che gli abiti bianchi possono fare per voi” [end box]

La lezione tipo

Kundalini La lezione tipo

Il Kundalini Yoga prevede un rituale ben preciso ed è ideale svolgerlo seguendo le indicazioni di un insegnante per entrare completamente nell’atmosfera e godere al massimo di ogni singolo momento della pratica.

A differenza di altri stili che possono essere praticati comodamente da casa e da soli, questo è bene praticarlo in gruppo e in luogo dedicato, in quanto alcune parti della sessione prevedono una collaborazione tra yogin.

Una lezione tipo è strutturata nei seguenti momenti:

  • Un canto di apertura (chiamato sintonizzazione)
  • Il kriya (asana abbinati a tecniche di respirazione)
  • Meditazione o canto finale

La Sintonizzazione

La prima parte, la sintonizzazione, è un vero e proprio riscaldamento per il cervello. Attraverso la ripetizione di alcuni mantra che vengono scanditi dal maestro, la mente inizia a rilassarsi e prepararsi per la pratica.

Questi canti, spesso in Gurmukhi, una lingua del Punjab in India, sono costituiti da brevi frasi motivazionali che servono a caricare il proprio corpo e la propria mente in una sensazione di incitamento reciproco per tutti i componenti della classe di yoga.

La pratica: Kriya

Il kriya, che rappresenta il nucleo centrale della lezione, prevede l’alternarsi di asana, stabiliti preventivamente in base alla parte del corpo che si vuole sollecitare e di tecniche di respirazione, importantissime per mantenere la concentrazione.

Nella, fase finale, il maestro ripropone alcuni mantra utili per aiutare gli allievi a raggiungere una situazione di pace e benessere che li possa accompagnare anche al di fuori della scuola. Questi canti sono come dei messaggi di buon auspicio, per poter tornare ad affrontare la caotica vita di tutti i giorni.

I mantra

Se volete imparare alcuni mantra ed arrivare alla vostra prima lezione preparati, eccone alcuni che sono molto frequenti:

  • Ong Namo Guru Dev Namo” che significa “Mi inchino alla saggezza creativa, mi inchino al Maestro Divino che è in me”
  • Sat nam” che vuole dire: “Io sono la verità”
  • Guru Guru Wahe Guru Guru Ram Das Guru” che si traduce “Saggio, saggio è colui che serve l’infinito”

Questi sono solo alcuni dei canti che potrai ascoltare durante una lezione di Kundalini Yoga. Se non li conosci tutti, non devi preoccuparti, ascolta il maestro e seguilo anche solo emettendo alcuni suoni con la bocca, con il tempo diventerai anche tu espert*.

Alla scoperta di alcuni asana

Le posizioni che si possono effettuare durante la pratica del Kundalini Yoga sono moltissime e quasi tutte prese in prestito dallo Hatha Yoga e da altre varianti. Si tratta per lo più di posizioni basiche in quanto gli obiettivi della disciplina sono per lo più di tipo spirituale.

Questi asana sono molto adatti ai principianti e non necessitano di particolari prerequisiti necessari per lo svolgimento, lo stesso Yogi Bhajan, colui che per la prima volta ha diffuso lo stile in occidente, preferiva che i suoi allievi sviluppassero competenze elevate nella fase dedicata alla meditazione e alla respirazione senza dover utilizzare troppe energie in sforzi fisici.

Nonostante la relativa facilità di esecuzione, le pose che troverai in questo articolo, sono in grado di garantire numerosi benefici al tuo corpo e ti suggeriamo di eseguirle prestando la massima attenzione ai particolari.

La posizione del Loto

Posizione del loto

Questo asana è molto famoso e aiuta ad aprire fianchi e petto di chi lo esegue. Per eseguirlo devi in primo luogo sederti sul tappetino, successivamente:

  • Piegare le ginocchia verso l’esterno come se dovessi sederti con le gambe incrociate
  • Posizionare il piede destro sopra l’interno della coscia sinistra
  • Posizionare il piede sinistro sopra l’interno della coscia destra
  • Respirare profondamente e mantenere la posizione per 30 secondi

Durante tutta l’esecuzione devi mantenere la schiena eretta e lo sguardo fisso in un punto di fronte al tuo visto.

Svolgendo la posizione in modo corretto, aiuterai la colonna vertebrale a distendersi e svilupperai il senso di equilibrio. La posizione del Loto viene usata anche in medicina riabilitativa per curare la sindrome da dispnea nei pazienti che sono stati ricoverati in terapia intensiva.

La posizione della panca all’insù

La Posizione della Panca all’insù

Questo asana è molto utile in quanto favorisce l’apertura delle spalle e del petto oltre che aiutare a rafforzare le braccia ed i glutei. Si esegue seguendo queste indicazioni:

  • Dopo esserti sedut* sul tappetino, allunga le gambe di fronte a te
  • Appoggia i palmi delle mani dietro e fianchi con le dita che seguono la direzione dei piedi
  • Piega entrambe le ginocchia
  • Spingi con le piante dei piedi sul pavimento e solleva lentamente il bacino da terra
  • Allunga la gamba destra e successivamente la gamba sinistra
  • Rimani nella posizione per 20 secondi senza sforzare troppo i polsi e le braccia

La posizione del Cobra

Posizione del cobra

Posa molto famosa e presente in tante varianti dello yoga, viene praticare in tutte le lezioni dello stile Kundalini. Ecco come devi eseguirla:

  • Coricati sul tappetino a pancia in giù
  • Ispirando in modo molto intenso, solleva prima il busto e successivamente le braccia tenendole distese di fronte a te
  • Mantieni le spalle rilassate

Per chi soffre di patologie che coinvolgono i polsi, questo asana potrebbe risultare pericoloso, esiste tuttavia una alternativa light che prevede solo il movimento verso l’alto del busto mantenendo gli avambracci sullo yoga mat.

La posizione del triangolo

Trikonasana posa triangolo

Si tratta di una posa che è in grado di distendere i muscoli della schiena e delle braccia e donare sollievo a chi la esegue; spesso viene svolta come riscaldamento prima della sessione vera e propria.

  • Dopo esserti posizionat* in piedi sul tappetino, divarica le gambe
  • Posiziona i piedi affinché le dita del piede destro siano orientate di fronte a te mentre quelle del piede sinistro siano ruotate di 45 gradi
  • Dopo aver portato il busto in avanti, appoggia il palmo della mano destra sul tappetino
  • Solleva, contemporaneamente, il braccio sinistro verso l’alto
  • Mantieni la posizione stando attent* a non stressare troppo la colonna vertebrale e la schiena

Se non riesci a toccare il tappetino con il palmo della mano, puoi aiutarti posizionando un blocco yoga sul pavimento.

I benefici del Kundalini Yoga

Oltre ai singoli benefici che ogni asana è in grado di garantire al corpo di chi li pratica, specie se eseguiti in modo corretto e consapevole, la variante dello yoga fondata dal maestro pakistano Yogi Bhajan, interviene sulla mente di chi lo pratica favorendone i pensieri positivi e allontanando stress e ansie.

Andando nello specifico, una ricerca scientifica del 2018 ha dimostrato che lo Yoga Kundalini praticato in studenti delle scuole elementari e medie, ha notevolmente ridotto nei ragazzi l’ansia da prestazione scolastica e lo stress.

Un altro studio molto interessante ha inoltre dimostrato che la pratica regolare di questo tipo di yoga è in grado di ridurre i sintomi di pazienti a cui è stata diagnosticato un disturbo d’ansia generalizzato.

È evidente quindi che praticare il Kundalini Yoga risulta essere un’ottima risorsa per poter vivere la quotidianità in modo sereno, cercando di essere consapevoli che la propria esistenza può essere fatta di alti e di bassi ma che con i gusti strumenti psicologici e spirituali, tutto si può risolvere e affrontare in modo propositivo.

Sono tantissimi i VIP della scena internazionale che si sono avvicinati a questo stile di yoga, tra questi: Sting, Cindy Crawford, Russel Crowe, Jennifer Aniston.

Il motivo di tanto successo? La possibilità di ridurre fortemente la tensione da palcoscenico. Molti di loro, infatti, praticano delle vere e proprie sessioni nei camerini prima di salire sul palco o di andare in scena.

Conclusione

Lo yoga Kundalini è uno degli stili più spirituali della disciplina indiana. Canti, meditazione, respirazione controllata e asana si uniscono in un mix che rende questa variante unica nel suo genere.

Ogni lezione inizia con un canto in cui si ripetono delle frasi motivanti per il singolo e per il gruppo, successivamente c’è la parte centrale in cui si svolgono gli asana e si pratica la respirazione ed infine c’è la conclusione della sessione in cui si eseguono dei mantra rilassanti e di buon auspicio.

L’obiettivo della pratica, così come nelle volontà di colui che l’ha diffuso in occidente, il pakistano Yogi Bhajan, è quello di promuovere l’illuminazione spirituale intesa come maggiore consapevolezza di sé stessi, accettando i propri limiti e trasformandoli in punti di forza.

Per quanto riguarda i benefici di tipo fisico, questi sono legati alla corretta esecuzione degli asana e si traducono principalmente in maggiore elasticità della colonna vertebrale, tonificazione dei muscoli delle braccia, dei glutei e dell’addome.

Per quanto concerne invece gli aspetti positivi derivati dalla pratica e che influiscono sulla mente, numerose ricerche mediche hanno dimostrato che lo Yoga Kundalini è in grado di alleviare lo stress dei praticanti favorendo la comparsa di energie positive e di un senso di serenità.

E tu, conoscevi questo particolare e affascinante stile di yoga? Hai mai assistito e partecipato ad una lezione? Ti sentiresti a tuo agio nell’esecuzione dei mantra e ti piacerebbe approfondire l’argomento?

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