L’epilazione fa male alla nostra pelle? La rimozione dei peli dal nostro corpo può avere effetti collaterali?
La costante ricerca di una pelle perfetta ci spinge a correre qualche rischio. Vediamo quali e come evitarli.
Aggiornato il
Indice
La costante ricerca di una pelle perfetta ci spinge a correre qualche rischio. Vediamo quali e come evitarli.
Aggiornato il
Le influenze d’una società sempre più attenta all’aspetto fisico si riflettono nel nostro quotidiano, spingendoci alla ricerca, talvolta estrema, della perfezione. Senza scomodare la chirurgia estetica – massima espressione di questa tendenza – sono innumerevoli gli interventi cui sottoponiamo ogni giorno il nostro corpo, in una routine ormai consolidata. Ciò si nota in particolare nella necessità che in molti percepiscono di doversi mostrare costantemente al top.
È vero che la maggior parte delle donne si sente in dovere di depilarsi? Qui scoprirai tutti i motivi di questo fenomeno.
Make-up, cure di bellezza ed epilazione rientrano nella lunga lista di trattamenti volti a migliorare sempre più l’aspetto fisico, in un crescendo di aspettative e modelli da inseguire. Tra questi, la ricerca di una pelle liscia e priva di imperfezioni occupa una parte considerevole dei nostri pensieri. Che la scelta ricada su ceretta, epilatore o dispositivi a luce pulsata, il succo del discorso rimane sempre lo stesso: liberarsi il più a lungo possibile dei peli superflui.
Di fatto, decenni di influenze culturali hanno pesantemente modellato la visione del corpo, normalizzando la rimozione totale o parziale dei peli. L’epilazione è ormai pratica comune e le tecnologie si orientano allo sviluppo di metodi innovativi e sempre più efficaci. Si è quindi passati dall’uso delle cerette – tuttora popolari presso un vastissimo pubblico – ai moderni dispositivi a luce pulsata e laser, senza trascurare l’enorme successo riscosso dall’epilatore elettrico.
Ceretta, luce pulsata ed epilatori. Quali sono le principali differenze fra queste tre tecniche?
Tutto lascia presagire che tali metodologie siano destinate a un costante incremento, mirato a ottenere livelli di epilazione sempre più soddisfacenti. Questo ha determinato il rapido proliferare di centri estetici specializzati e l’altrettanto rapido adeguamento da parte del mercato, con una moltitudine di prodotti a uso domestico. In particolare, la luce pulsata ha catalizzato l’attenzione del settore, grazie ai suoi innumerevoli vantaggi rispetto ai metodi di epilazione tradizionali. Ma si può dire realmente efficace? Qui scoprirai come funziona e quando è meglio evitarla.
A questo proposito, gli elementi che si ricercano in un dispositivo per la rimozione dei peli sono essenzialmente 3:
Ed è proprio sul primo punto della lista – la sicurezza – che intendiamo concentrare l’attenzione, poiché da ciò dipende gran parte del discorso sui potenziali effetti collaterali dell’epilazione.
In primo luogo, è importante ricordare come, a dispetto delle mode e delle convinzioni ormai diffuse, la peluria sia un elemento anatomico assolutamente naturale. Escludendo condizioni come l’irsutismo, ad esempio, che sono vere e proprie patologie potenzialmente debilitanti, non esistono motivi di igiene o salute che giustifichino la rimozione dei peli. Si tratta pertanto di una mera scelta estetica e culturale.
Fatta eccezione per le superfici palmari e plantari, sono 5 milioni i follicoli piliferi che ricoprono l’intera area del corpo umano. Ogni pelo svolge un ruolo ben preciso nel complesso funzionamento dell’organismo ed è frutto di millenni di evoluzione.
Come per tutti i mammiferi infatti, anche la peluria umana rappresenta un vantaggio a livello anatomico: la protezione del corpo da una serie di agenti esterni rientra fra i suoi principali obiettivi.
Rimuovere i peli non rappresenta, di per sé, un fattore di rischio, poiché il nostro attuale stile di vita ci garantisce tutta la protezione necessaria. Fra gli innumerevoli benefici apportati dall’evoluzione troviamo infatti la possibilità di coprirci adeguatamente e vivere al riparo da eventuali pericoli. Non a caso, nel corso dei millenni la peluria sul corpo umano è andata via via diradandosi, riducendo la sua presenza ai minimi termini, seppur in percentuali che variano da individuo e individuo; uno dei fattori determinanti di tali percentuali risiede, per esempio, nell’etnia cui si appartiene.
Come dicevamo, la rimozione parziale o totale dei peli non rappresenta, attualmente, un elemento di rischio per la salute. La questione si fa più complessa parlando di effetti collaterali, ed è su questo punto che ci si deve soffermare per comprendere a fondo i potenziali risvolti negativi dell’epilazione. A questo proposito, metodi e prodotti impiegati assumono particolare rilevanza, poiché sono diretti responsabili dei problemi che possono causare.
Chiaramente, farne un uso corretto e quanto più aderente possibile alle linee guida riduce al minimo i fattori di rischio. Va sottolineato comunque che, per quanto riguarda le eventuali complicazioni legate all’uso di una o dell’altra tecnica epilatoria, molto dipende dalle caratteristiche fisiche personali, da eventuali patologie e da condizioni pregresse che potrebbero favorirne il verificarsi.
Analizziamo quindi, nello specifico, quali sono le principali controindicazioni e le eventuali reazioni avverse dell’epilazione.
Innanzitutto, è fondamentale ricordare come con il termine epilazione si intenda la completa rimozione del pelo dalla sua sede. Di questa categoria fanno parte la ceretta, l’epilatore e i dispositivi laser e a luce pulsata. Altro discorso vale per il rasoio e la crema depilatoria, nel qual caso si parla invece di depilazione, poiché viene rimossa solo la parte del pelo che affiora in superficie.
Ceretta ed epilatore si fondano sul medesimo principio: entrambi infatti agiscono mediante lo strappo dei peli. Nel primo caso, più peli contemporaneamente verranno rimossi per mezzo di un unico strappo; nel secondo, una serie di pinzette rotanti estirpa meccanicamente i peli, uno a uno. Tra i due metodi, la ceretta risulta certamente più invasiva, poiché coinvolge in larga parte anche la pelle.
Esiste pertanto una serie di fattori che, qualora presenti, ne sconsiglierebbero fortemente l’uso:
In tutti questi casi, procedere all’epilazione tramite ceretta risulterebbe controproducente per la guarigione, oltre che molto doloroso. In particolare, vale la pena approfondire il discorso su capillari e vene varicose, poiché la correlazione con la ceretta potrebbe non essere così evidente.
La ceretta a caldo in special modo rischia di aggravare queste due patologie, se non addirittura esserne la causa scatenante. Applicare una fonte di calore sulla pelle può infatti provocare dilatazione venosa, aumentando il diametro delle varici, con tutte le conseguenze che ciò comporta: ritenzione idrica, crampi e sensazione di pesantezza. Senza trascurare, naturalmente, l’aspetto estetico. Allo stesso modo, i capillari posti negli strati più superficiali dell’epidermide subiscono uno stress dovuto allo sbalzo termico, rompendosi e provocando i tipici arrossamenti.
Effetti collaterali di particolare gravità si riscontrano con l’epilazione intima. La cosiddetta ceretta brasiliana, che consiste in una rimozione completa della peluria da pube e zona inguinale, si presta per natura a reazioni avverse più frequenti e di maggior entità.
Questo accade a maggior ragione nei soggetti immunodepressi, per cui il rischio che insorgano infezioni, anche gravi, è sensibilmente più alto della media. È bene quindi tenerne conto qualora si valutasse un trattamento di questo genere. A tal proposito, sono numerose le testimonianze documentate in letteratura, fra cui, vale la pena di fare qualche citazione, il caso d’una paziente con diabete di tipo 1 affetta da una grave infezione da Streptococcus pyogenes ed Herpes symplex, insorta a seguito di una ceretta brasiliana.
Inoltre, come suggerisce una serie di studi a riguardo, la rimozione dei peli dalle parti intime comporta un maggior rischio di sviluppare infezioni da virus come, per fare un esempio, il Molluscum contagiosum, responsabile di gonfiori e lesioni degli strati superficiali della pelle.
Più in generale, ulteriori reazioni avverse si manifestano tramite ascessi, bolle vaginali, follicoliti e cisti infiammate. Questo è particolarmente vero quando l’uso della ceretta avviene senza le giuste attenzioni e competenze. Per ciò che concerne la Brasiliana nello specifico, che per sua natura si presta maggiormente all’insorgere di problematiche d’una certa entità, è sempre auspicabile consultare un medico, prima di cimentarsi in tale pratica.
I rischi intrinsechi dell’epilazione intima non sembrano però scoraggiare gli amanti del genere. Da un sondaggio condotto presso una serie di università statunitensi emerge come, su 7570 partecipanti, il 76,1% era ricorso all’epilazione e in 1430 casi questa aveva prodotto reazioni avverse.
Le aree maggiormente affette da tali lesioni risultavano essere scroto, pene e pube per gli uomini; pube, vagina, interno coscia e perineo per le donne. Dati più che chiari dunque, che confermano quanto, se impiegata impropriamente, l’epilazione intima possa rivelarsi rischiosa.
A detta degli esperti, lasciare la zona del pube al naturale sarebbe la soluzione più conveniente, poiché la peluria scongiurerebbe potenziali infezioni dovute al contatto e allo sfregamento con tessuti irritanti.
Spostando l’attenzione sul resto del corpo, i problemi maggiormente riscontrati a seguito di un trattamento con ceretta, sono da ricondursi all’errato utilizzo del prodotto stesso. Ustioni dovute all’applicazione della cera troppo calda non sono rare e, come rilevato presso la Severe Burns Unit del Royal North Shore Hospital nella maggior parte dei casi vanno attribuite a comportamenti non in linea con le norme di utilizzo del prodotto; nel caso specifico, il doppio riscaldamento in forno a microonde.
Molto più banalmente, alla base d’una considerevole percentuale di infiammazioni o lesioni dovute alla ceretta c’è una preesistente condizione di allergia o intolleranza. Non sempre le componenti di un prodotto sono 100% naturali, e l’applicazione a contatto con la pelle potrebbe sfociare in una serie di fastidiose complicazioni. Per evitare simili incidenti, è bene testare il prodotto su una piccola parte del corpo, prima di usarne grandi quantità.
Una buona soluzione per scongiurare eventuali reazioni avverse, potrebbe risiedere nell’uso di una ceretta fatta in casa. Il cosiddetto sugaring, ad esempio, che prevede l’impiego d’una serie di ingredienti semplici da reperire e privi di sostanze potenzialmente nocive. A questo proposito, potrebbe esserti utile leggere il nostro articolo: Quali tipi di ceretta da fare a casa esistono? Scoprili tutti, inclusa la ricetta per la ceretta fai da te!
Fra le possibili reazioni a un trattamento di rimozione dei peli – e qui vanno inclusi anche epilatore, laser e luce pulsata – la follicolite si classifica indubbiamente ai primi posti per incidenza. In particolare, come rilevato da uno studio condotto su un campione di 28 pazienti questa si verifica soprattutto nella aree prossime alle estremità, come braccio e avambraccio. Nella quasi totalità dei casi, si tratta di lesioni eritematose.
Con il termine follicolite si intende un’infiammazione dei follicoli piliferi, le cui principali cause sono da ricondursi a virus, funghi e batteri. Parlando di follicolite post-epilazione, la sua origine risiede nell’alterazione dell’epidermide che, sottoposta allo stress di tagli e strappi, sviluppa l’infezione. Spesso questo è imputabile alla cattiva igiene di rasoi ed epilatori ed è pertanto raccomandato provvedere regolarmente alla loro corretta pulizia.
Un problema che si manifesta in special modo su gambe e inguine, con la comparsa di brufoli, peli sottocutanei, macchie e, nei casi più gravi, cicatrici. Per evitare che ciò si verifichi, sarebbe opportuno affidarsi a un metodo di epilazione ben tollerato o perlomeno compatibile con le esigenze della propria pelle. A questo proposito, laser e luce pulsata rappresentano certamente una valida soluzione, con un rischio davvero esiguo di sviluppare follicoliti.
La fotoepilazione risulta meno invasiva per il corpo, poiché non comporta traumatici strappi né sostanze da applicare a diretto contatto con la pelle. Da questo punto di vista, le controindicazioni sono davvero poche e le probabilità di reazioni avverse si riducono al minimo. Fondandosi sull’utilizzo di una luce selettiva, l’unica componente direttamente coinvolta rimane dunque il pelo e la sola reazione a carico della pelle potrà manifestarsi con un leggero e temporaneo arrossamento, trattabile con una banalissima crema lenitiva.
L’unico eventuale pericolo legato all’uso di questa tecnologia riguarda gli occhi: qualora la luce – che sia un raggio laser o un fascio di luce pulsata – colpisse accidentalmente l’iride, le strutture pigmentate intraoculari rischierebbero di subire un danno permanente. Numerosi casi simili sono riportati dalla letteratura scientifica, e confermano l’importanza di un utilizzo in piena sicurezza di tale metodologia. Prima di effettuare il trattamento è quindi opportuno indossare occhiali scuri che riparino completamente gli occhi.
Tutto questo, naturalmente, a patto che se ne faccia un uso corretto: a tal proposito, è fondamentale che il dispositivo sia perfettamente calibrato in base alle singole caratteristiche di chi lo utilizza. Lo stesso discorso vale per le ustioni: pur trattandosi di eventualità molto rare, può capitare che scottature si verifichino a seguito di esposizioni prolungate al laser o applicazioni improprie dell’apposito gel.
La presenza di peli sull’intera superficie del corpo è del tutto naturale e ha una precisa utilità nel complesso funzionamento dell’organismo. Se in origine tale peluria andava ricondotta a ragioni di sopravvivenza, questo fattore è andato via via estinguendosi e, allo stato attuale delle cose, la loro totale o parziale rimozione non costituisce un problema.
Ciononostante, patologie pregresse e condizioni fisiche non idonee a questa pratica rischiano di comprometterne la buona riuscita, dando luogo a reazioni avverse di varia natura e conseguenze potenzialmente gravi. Un ulteriore, importante concausa di tali reazioni va ricondotta all’uso improprio dei molti prodotti epilatori in commercio. La scelta della metodologia più idonea e il suo corretto impiego possono quindi risultare determinanti nel provocare o meno effetti indesiderati.
Una buona conoscenza delle varie tecniche può dunque fare la differenza tra un acquisto utile e uno spreco di denaro. A tal proposito, ti interesserà leggere:
Pur restando invariate le riflessioni sulla sicurezza delle tecniche epilatorie attualmente disponibili – sia presso gli studi specializzati, sia per uso domestico – i numerosi studi pubblicati confermano la non trascurabile incidenza di reazioni avverse, ed è pertanto consigliato un uso in totale sicurezza e coerente con le linee guida di produttori e dermatologi. Nel dubbio, affidarsi a un medico rappresenta in ogni caso la soluzione più consona: in presenza di lesioni o patologie della pelle è pertanto auspicabile rimandare ogni decisione.