Kapalbhati Pranayama: Il Respiro Del Fuoco O Del “Cranio Lucente”

Scopriamo insieme una tecnica efficace per la purificazione del nostro corpo e il miglioramento del metabolismo.

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Kapalbhati Pranayama, Respiro Del Fuoco O Del “Cranio Lucente” 2
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Le tecniche di Pranayama si distinguono per la loro capacità di purificare e rilassare il corpo e la mente, e il respiro del cranio lucente rientra tra queste.

Il termine, derivante dal sanscrito in cui Kapal significa “cranio”, e bhati “lucente”, indica una tecnica che appartiene alla categoria dei Kriya, un insieme di pratiche che mira alla purificazione interna dell’organismo.

Il respiro del fuoco si caratterizza per la rapidità di esalazione, utile a garantire una serie di benefici tra cui la purificazione del nostro corpo dalle tossine, la regolazione del metabolismo, una maggiore lucidità mentale e un viso più radioso – da qui la “lucentezza” del cranio, sia interna che esterna.

La sua esecuzione è di livello medio: risulta quindi abbastanza semplice da eseguire ma richiede una certa concentrazione, per cui è importante seguire ogni passaggio con attenzione.

Inoltre, vi sono alcune situazioni – tra cui ipertensione, gravidanza e mal di testa cronico – in cui la pratica è sconsigliata.

Ti mostriamo di seguito come e quando eseguire il respiro del fuoco e i numerosi benefici di cui è dotato.

Quali sono i benefici di Kapalbhati pranayama?

Alcuni yogi definiscono questa tecnica come l’esercizio del respiro che favorisce la perdita di peso e una maggiore chiarezza mentale, motivi per cui è consigliata una pratica regolare, utile sia a migliorare l’esecuzione, sia ad assorbire i suoi benefici.

Come tutte le tecniche di pranayama, il respiro del fuoco favorisce un senso di benessere diffuso e numerosi benefici ottenibili con il minimo sforzo.

Tra questi troviamo:

  1. Regolazione del flusso sanguigno e del respiro, che si riflettono sia sulla purificazione degli organi interni, che sulla pelle, donando al nostro viso un aspetto più radioso.
  2. Aumento della capacità polmonare, favorito dalla pratica quotidiana della tecnica;
  3. Attivazione delle cellule cerebrali, che si riflette sull’aumento della concentrazione e su una maggiore lucidità mentale;
  4. Regolazione del respiro utile ad alleviare i sintomi di asma e sinusite;
  5. Stimolazione degli organi addominali, che determina l’espulsione delle tossine e la regolazione del metabolismo, utile a indurre la perdita di peso;
  6. Rilassamento mentale utile a favorire il rilascio di stress e ansia;
  7. Miglioramento delle funzioni del tratto digestivo, che favorisce il corretto assorbimento delle sostanze nutritive;
  8. Stimolazione delle endorfine che si riflette sul nostro atteggiamento, rendendoci più sereni e a nostro agio.

Uno studio ha dimostrato come la pratica regolare di Kapalbhati pranayama sia in grado di ridurre il livello di zuccheri nel sangue negli individui affetti da diabete.

Come si esegue il respiro del cranio lucente?

Come accennato, questa tecnica è basata su un’ispirazione passiva e su una rapida esalazione, svolta tramite la contrazione dei muscoli addominali e il posizionamento della mano all’altezza dell’addome.

Prima di vedere nel dettaglio ogni step della tecnica, è importante seguire alcuni consigli per migliorarne l’esecuzione. Tra questi troviamo:

  • Espirazione attiva: a differenza di altre tecniche di pranayama, in questo caso la fase di espirazione è consapevole, per cui va effettuata attivamente ed energicamente – da qui la denominazione di “respiro del fuoco”;
  • Ispirazione passiva: al contrario dell’espirazione, l’ispirazione dovrà avvenire naturalmente, senza cercare di controllare il ritmo del tuo respiro;
  • Esegui l’esercizio a stomaco vuoto.

Step 1

Adotta una posizione comoda, che sia a diretto contatto con il pavimento o sul tappetino, e incrocia le gambe.

Rilassa le spalle e le braccia, adagiando le mani sulle ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto; assicurati inoltre che la tua schiena sia in posizione eretta, in modo da favorire l’apertura del petto e il corretto passaggio dell’aria nei polmoni.

Step 2

Chiudi gli occhi e inspira profondamente, posizionando una mano all’altezza dell’addome.

Lascia che l’aria entri dentro i tuoi polmoni naturalmente: ricorda che in questa fase l’inalazione è passiva.

Step 3

Durante l’espirazione, comprimi l’addome e porta l’ombelico verso l’interno finché ne sei in grado, in direzione della colonna.

La mano ti aiuterà a sentire i muscoli contratti e ad assicurarti che l’addome sia nella giusta posizione.

Step 4

Terminata la fase di espirazione, appena rilasserai l’addome, la successiva inalazione avverrà in automatico e naturalmente.

Per completare la sessione di Kapalbhati pranayama esegui 20 espirazioni.

Step 5

Terminata la prima sessione, continua a tenere gli occhi chiusi e rilassati, osservando le sensazioni all’interno e all’esterno del tuo corpo.

Attendi qualche minuto e ripeti la sessione per altre due volte.

Tipologie di Kapalbhati pranayama

Oltre a quella già citata, esistono altre due tipologie di respiro del fuoco, meno diffuse rispetto alla prima ma altrettanto efficaci.

Abbiamo quindi:

  • Vatakrama Kapalbhati: questa è la tecnica più diffusa, consistente nell’ispirazione passiva e l’espirazione attiva e controllata;
  • Vyutkrama Kapalbhati: l’esercizio consiste nel far passare l’acqua dalle narici e riportarla, durante l’espirazione, nella bocca, espellendola eventualmente dalle labbra;
  • Sheetkrama Kapalbhati: questa tecnica è esattamente l’opposto di Vyutkrama Kapalbhati, consistente nell’introdurre l’acqua dalla bocca e espellerla dalle narici.

Si tratta di tecniche alternative che non vengono di solito insegnate ai principianti, proprio perché richiedono un maggior controllo e un livello più alto di concentrazione.

Se decidi di praticarla ma sei alle prime armi, assicurati di eseguirla solamente in presenza di un insegnante di yoga.

Quando dovrei evitare Kaplbhati pranayama?

Il respiro del fuoco può essere praticato da tutti e a qualsiasi età; nonostante ciò, vi sono alcune situazioni in cui il movimento potrebbe compromettere o aggravare una condizione già esistente.

Tra queste troviamo:

  • Gravidanza o ciclo mestruale: il respiro del fuoco implica la contrazione dei muscoli addominali, una parte del corpo che risulta particolarmente sensibile in queste due condizioni. Praticare il respiro del fuoco potrebbe peggiorare dolori o fastidi già presenti;
  • Ipertensione o problemi cardiaci: per quanto Kapalbhati pranayama favorisca la circolazione sanguigna, in questi casi sarebbe meglio consultarsi con il medico che ci aiuterà a capire se questa tecnica possa fare al caso nostro. In caso positivo, sarebbe meglio eseguirla con l’affiancamento di un insegnante di yoga;
  • Interventi chirurgici all’addome: specialmente se sei stato sottoposto a un’operazione di recente, il tuo addome è in una condizione delicata, per cui sarebbe meglio evitare di sottoporlo a sforzi di ogni tipo, anche minimi;
  • Mal di testa cronico: il respiro del fuoco potrebbe causare un leggero mal di testa al termine dell’esecuzione, il che potrebbe aggravare una condizione già esistente.

Conclusione

In questo articolo abbiamo analizzato una delle tecniche pranayama più efficaci per la regolazione del metabolismo e la purificazione del nostro organismo da ogni punto di vista, sia fisico che mentale.

Il respiro del fuoco ti consente di ottenere tantissimi vantaggi tramite l’adozione di uno sforzo minimo e, se praticato ogni giorno, ti aiuterà ad alleviare le tensioni quotidiane e a migliorare la tua concentrazione.

Ricorda di praticarlo sempre a stomaco vuoto; in caso contrario, la contrazione dell’addome potrebbe causare nausea o un fastidioso senso di malessere.

Inoltre, evita di eseguire l’esercizio durante la gravidanza o il ciclo mestruale, al fine di non peggiorare il dolore causato dalle contrazioni della zona pelvica.

Se infine ti interessa conoscere più da vicino le tecniche di pranayama e i loro benefici, dai un’occhiata a questa guida!

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